A seguito di un’accurata attività di indagine tesa al contrasto del fenomeno della prostituzione, nei giorni scorsi agenti della Squadra Mobile hanno individuato un appartamento, nel centro cittadino, all’interno del quale "lavoravano" alcune prostitute. Sul posto, uno degli agenti fingendosi cliente, è stato accolto da una cittadina brasiliana che lo ha invitato a consumare un rapporto sessuale in cambio della somma di euro 150. L’appartamento, che agli atti risultava in locazione a un cittadino marocchino, ma in realtà non lo era.
Contattato lo straniero e proseguendo le indagini, gli agenti hanno appurato che il marocchino era stato raggirato da due cittadini italiani ai quali lo stesso si era rivolto nella speranza di essere aiutato nella ricerca di un lavoro. Convinto di firmare documentazione necessaria alla stipula di un contratto di lavoro, l’uomo aveva quindi firmato il contratto di locazione dell’appartamento in questione.
Le indagini hanno quindi portato a deferire all’Autorità Giudiziaria i due cittadini italiani, tale P.o. del 1974 e R.G. del 1937, per favoreggiamento della prostituzione, falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e truffa in concorso.
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