(a.c.) A una settimana dall’esplosione che ha devastato una palazzina di via Franchi in città, provocando la morte dell’anziana Teresina Terenzi, si delineano finalmente le prospettive circa la destinazione delle 13 famiglie sfollate dall’edificio.
La volontà della Loggia, per voce dell’assessore alla Casa Massimo Bianchini, è quella di cercare una sistemazione il più possibile dignitosa e duratura. La prospettiva per il rientro infatti non è delle più rosee: ad oggi si ipotizza in 5-6 mesi il tempo necessario per la messa in sicurezza dello stabile, ma solo a partire dal dissequestro da parte dall’autorità giudiziaria. L’assessore, intervenuto sulle colonne di Bresciaoggi, non esclude che le famiglie sfollate possano trovare posto in 13 dei 28 appartamenti, monolocali e bilocali, di via Verona, ormai pronti ad accogliere inquilini (manca solo l’agibilità, che arriverà a breve).
Attualmente 9 delle 13 famiglie sfollate risiedono nelle casette prefabbricate dell’x campo nomadi di via Orzinuovi, mentre le restanti 4 sono ospitate da familiari o amici.
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