E’ fissata domani mattina alle nove e trenta l’udienza al Tribunale del Riesame di Milano per l’ex vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Franco Nicoli Cristiani, finito in carcere a fine novembre per corruzione. Con lui hanno fatto ricorso al Riesame anche l’imprenditore Pierluca Locatelli e il responsabile dell’Arpa Giuseppe Rotondaro.
L’inchiesta e’ coordinata dal pm Paolo Filippini assieme al procuratore aggiunto Alfredo Robledo dopo il ‘passaggio di competenza’ dalla Procura di Brescia a quella milanese per quanto riguarda il filone delle indagini sulla presunta corruzione. Stando all’accusa, Nicoli Cristiani avrebbe intascato una tangente da 100 mila euro versata dall’imprenditore Pierluca Locatelli (che gli avrebbe promesso anche una seconda ‘tranche’ di altri 100 mila euro) per accelerare le autorizzazioni per la cava di Cappella Cantone, nel Cremonese, da trasformare in discarica di amianto. Rotondaro avrebbe invece fatto da intermediario per la mazzetta. In seguito alla trasmissione a Milano di parte degli atti dell’inchiesta disposta dai colleghi bresciani, vi era stata la rinnovazione della misura cautelare per i tre da parte del gip Elisabetta Meyer.
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