La Centrale del Latte Basket Brescia Leonessa chiude un anno entusiasmante dopo soli 3 anni di vita da quando, alcuni imprenditori guidati dalla famiglia Bonetti e con il supporto imprescindibile del Comune di Brescia con il Sindaco Paroli in testa, riportarono il basket di livello a Brescia dopo un ventennio.
Dal primo anno è passato un abisso soprattutto dal punto di vista organizzativo e di entusiasmo, cresciuto, questultimo, in maniera esponenziale grazie allimpresa di metà anno che ha riportato la Leonessa nellelite del basket italiano vincendo lo scudetto dilettanti in un crescendo esaltante. Un risultato storico ottenuto grazie alla capacità e sagacia di un tecnico come Sandro Dellagnello ed alla volontà e allestro di un gruppo di giocatori quanto mai coeso.
Questestate la mano sapiente del direttore Generale Ario Costa ha deciso di confermare il gruppo storico della promozione ed inserito tre straneri che stanno dimostrando in questa prima parte di campionato di essere, non solo tecnicamente preparati, ma umanamente splendidi non trovando nessuna difficoltà nellinserimento nel gruppo storico. Ancora una volta la squadra ci sta sorprendendo raccogliendo fino ad ora risultati insperati, frutto del duro lavoro in palestra, che ha condotto la Leonessa al terzo posto in classifica nella Legadue-Eurobet.
A volte ha sostenuto la Presidentissima Graziella Bragaglio mi sembra di vivere un sogno da cui non vorrei mai risvegliarmi, tanta è labnegazione di questo staff e di questi ragazzi nel portare alla ribalta il Basket Brescia Leonessa dopo quasi ventanni di mancanza dalle serie professionistiche nazionali. Abbiamo vissuto un anno straordinario grazie a splendide imprese, come dimenticare le vittorie di Trapani e in questo campionato di Brindisi e di Barcellona Pozzo di Gotto, ma siamo sicuri che con laiuto della città e dei bresciani saremo ancora qui a combattere per posizioni di rilievo nel 2012.
Restano però alcuni problemi societari, denunciati da Ario Costa pochi giorni fa al Corriere della Sera di Brescia: “Purtroppo l’addio a settembre dei Franchini e di Palazzani (detenevano il 65% delle quote societarie,ndr) ci ha messo in seria difficoltà. Ero ottimista, pensavo di riuscire a trovare sponsor pronti ad aiutarci grazie anche ai risultati. Ad oggi, invece, è ancora tutto fermo. Il progetto Brescia inizia ad avere crepe. Stiamo seminando, alcuni contatti sono avviati: ci hanno dato appuntamento ad inizio 2012, ma servono risposte urgenti. Sino a giugno si va avanti, è in discussione il futuro. Per affrontare la nuova stagione, servono soldi freschi subito. Entro fine febbraio è fondamentale che qualche imprenditore venga a darci una mano. La famiglia Bonetti, da sola, non ce la può fare. Graziella Bragaglio sarebbe ben disposta a lasciare la poltrona da presidente a qualcun altro. C’è la passione, ma nello sport non basta. A volte mi viene da pensare che gli industriali bresciani siano un pò tirchi, come noi liguri”.
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