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La Camera “boccia” i finanziamenti alla metropolitana. Ma Saglia assicura: “I soldi ci sono”

Ieri sera, durante il dibattito sul decreto salva Italia, la Camera ha bocciato un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord che impegnava il governo ad erogare alla svelta i soldi per la metropolitana di Brescia. Il documento è finito nel calderone delle proposte del Carroccio che sono state quasi tutte bocciate in blocco, senza entrare nel merito dei singoli provvedimenti.

L’ordine del giorno, va detto, non mette in discussione i fondi per la metropolitana cittadina. L’ex sottosegretario Stefano Saglia – che nei giorni scorsi ha scritto una lettera al ministro Passera per sollecitarlo sulla questione – ha fatto sapere che gli 80 milioni attesi da un paio d’anni e già passati tre volte al Cipe ci sono: sono accantonati in attesa della delibera definitiva che dovrebbe arrivare nella prossima seduta del comitato interministeriale per la programmazione economica, forse già prima di Natale.

Resta che per vedere i soldi a Brescia bisognerà aspettare. Tra le richieste nell’ordine del giorno della Lega c’era anche quella di “erogare” finalmente i 40 milioni deliberati nel 2006 ma non ancora arrivati in città.

Ecco il testo completo dell’ordine del giorno leghista:

La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame si inserisce nell’ambito di un piano di misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, prevedendo anche misure volte al contenimento della spesa pubblica e nuove entrate nelle casse dello Stato;
    la città di Brescia sta realizzando la prima tratta funzionale «Prealpino-S. Eufemia» di una linea di metropolitana leggera automatica innovativa «tipo driverless» di 13 km, con 17 stazioni, che collega i punti di maggiore attrazione e generazione di traffico della città;
    alcune stazioni sono dotate di parcheggi di interscambio per drenare la mobilità privata ai terminali in modo da ridurre il traffico verso il centro cittadino. La linea è in gran parte interrata e parte in viadotto;
    l’intervento fu inserito dal Governo fra le opere strategiche di interesse nazionale ai sensi della legge 443/2001 ed è finanziato dallo Stato sia con la legge 211/92 (delibera CIPE 29.11.02) sia con la Legge Obiettivo (delibera CIPE del 23.11.07 n. 126) per complessivi 284 milioni di euro; il costo ammesso a finanziamento era pari a circa 601 milioni di euro. Il costo finale oggi previsto per l’opera è di circa 888 milioni di euro ivi compresi tutta una serie di costi accessori che per l’entità dell’opera si rivelano, essere assai considerevoli;
    la città di Brescia, per completare e realizzare quest’opera si è impegnata, in parte, con risorse proprie, che hanno largamente inciso sulla propria stabilità economica, ed in parte considerevole accedendo a mutui sul mercato dei capitali (tra tutti, il più considerevole, un mutuo di 220 milioni di euro del 2007 con Cassa Depositi e Prestiti ma debbono essere assunti ulteriori finanziamenti per circa 180 milioni di euro);
    il CIPE, con delibera n. 104 del 29.9.06, assegnava un contributo di 3,576 milioni di euro per 15 anni da imputare sui fondi legge 266/05. L’attualizzazione del contributo annuale corrisponde, ai tassi correnti, all’investimento di 40 milioni di euro richiesto;
    nonostante la Corte dei Conti abbia provveduto alla registrazione del successivo decreto interministeriale n. 1009 del 17.12.2010 col quale viene autorizzato il contributo pluriennale, ad oggi la pratica di erogazione del contributo medesimo non è ancora conclusa e nulla è ancora stato versato a Brescia. Le opere in questi oltre quattro anni sono state via via realizzate ma non ancora pagate;
    con nota del 22.9.09 il Sindaco di Brescia ed il Presidente di Brescia Mobilità, quale soggetto attuatore dell’intervento, hanno richiesto ulteriore finanziamento di 80 milioni di euro a copertura di opere di completamento attinenti l’adeguamento a nuove norme, l’adozione di interventi atti ad incrementare la sicurezza, la risoluzione di problematiche imprevedibili;
    il complesso degli interventi è stato approvato, in linea tecnica, con voto n. 438/211 BS del 28.7.10, dalla Commissione Interministeriale 1042/69 ma non ancora approvato in linea economica, e finanziato dal CIPE. Da allora l’argomento è stato posto più volte all’ordine del giorno del CIPE ma non è mai stato discusso e approvato, pertanto, ancora oggi, Brescia è in attesa del finanziamento nonostante gran parte degli interventi siano stati ormai realizzati con aggravio diretto e ormai insostenibile sul bilancio dell’Amministrazione;
    il carico finanziario, per il comune di Brescia, per la realizzazione dell’opera può far comprendere come sia fondamentale la precisione e la «certezza» nella gestione dei flussi finanziari in entrata (finanziamenti) ed in uscita (imprese) da parte del sistema Brescia (comune e società controllata),

impegna il Governo

ad erogare in tempi brevi lo stanziamento relativo alla delibera CIPE 104 del 29/9/2006 e al decreto interministeriale 1009 del 17 dicembre 2010 nonché ad approvare in via definitiva dal CIPE l’ulteriore finanziamento già approvato in sede tecnica con voto 438/211 Bs del 28 luglio 2010.
9/4829/190. Volpi, Caparini, Consiglio, Pastore, Stucchi, Vanalli, Comaroli, Crosio, Fedriga, Pini, Nicola Molteni, Fava.

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Redazione BsNews.it

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