Sono fissati per mercoledì 7 gli altri interrogatori legati al caso delle presunte tangenti – che vedrebbero coinvolti esponenti di Regione Lombardia, Arpa e un’impresa privata – in un traffico illecito di rifiuti e autorizzazioni. I magistrati hanno già sentito il vicepresidente del Pirellone Franco Nicoli Cristiani (che ha rimandato ogni dichiarazione e per il momento rimane in carcere), l’imprenditore bergamasco Pierluigi Locatelli (che avrebbe ammesso la mazzetta), la moglie di ques’utlimo e il dirigente Arpa Giuseppe Rotondaro (che avrebbe negato ogni addebito). Dopodomani verranno ascoltate altre sei persone, tra cui il factotum di Locatelli (il pontogliese Gian Battista Pagani).
Nel frattempo in Consiglio regionale potrebbe farsi posto per un altro bresciano. Nel caso le dimissioni di Nicoli Cristiani fossero formalizzate, infatti, il seggio andrebbe a Vanni Ligasacchi, ex An che già in passato aveva ricoperto la carica di consigliere regionale. Ma prima Ligasacchi dovrebbe comunque dimettersi dall’incarico di direttore generale dell’Asl camuna. “Se la politica mi richiamerà”, ha detto l’interessato commentando la situazione, “mi renderò nuovamente disponibile”.
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