Irpef, esenzione fino a 15mila euro e aliquota allo 0.55. Ma è scontro con il Pd: “Penalizzato il ceto medio”

L’addizionale Irpef cambia ancora. Oggi i capigruppo della maggioranza – Achille Farina (Pdl), Nicola Gallizioli (Lega, Andrea Bonetti (Udc) hanno presentato la loro proposta di rimodulazione, anticipata da bsnews.it: esenzione fino a 15mila euro e aliquota unica fissata allo 0.55%. “Abbiamo vissuto con grande sofferenza l’introduzione dell’addizionale, ma lo abbiamo dovute fare per far quadrare i conti del metrobus” hanno spiegato i tre.

Secondo i loro calcoli in questa maniera un bresciano su 4 (32mila contribuenti si 111mila) non pagherà l’addizionale. Inoltre, ha spiegato Gallizioli, è allo studio un intervento a vantaggio delle famiglie numerose (quelle con almeno 4 figli). Tecnicamente è difficile pensare a un’esenzione anche per questi nuclei (664 quello contati al 20 giugno 2011) ma si potrebbe mettere in piedi un “bonus”.

La proposta dei gruppi consiliari si tradurrà in un emendamento alla delibera approvata dalla giunta nelle scorse settimane che stabiliva un’esenzione fino a 10mila euro e cinque aliquote diverse in base al reddito: 0.30 fino a 15mila euro, 0.55 da 15.001 a 28mila, 0.65 da 28.001 a 55mila, 0.75 da 55.001 a 75.000, 0.80 oltre 75.000. Delibera che, ha sempre spiegato l’assessore Di Mezza, è aperta a modifiche e contributi migliorativi. L’importante è tenere fermo il saldo, 14 milioni circa, soldi necessari per pagare la rata del mutuo del metrò.

La nuova versione dell’addizionale non è però piaciuta all’opposizione che in commissione ha accusato la maggioranza di favorire i ricchi e danneggiare i ceti medi. “Bene l’esenzione a 15mila euro” ha spiegato Emilio Del Bono “lo avevamo proposto noi a giugno quando i nostri emendamento erano stati bocciati. Ma mettere un’unica aliquota sia per chi guadagna 15mila euro sia per chi ne guadagna 100mila non mi sembra una cosa equa”. Inoltre, ha spiegato Capra, in base alla delibera con le cinque aliquote il gettito previsto dall’addizionale era di 13,4 milioni, ora con l’aliquota unica si sale a 14,8. “Ma questa come può essere una cosa equa e vantaggiosa per i cittadini?”. Per il Pd sarebbe meglio fissare almeno un paio di aliquote, meno penalizzanti per il ceto medio-basso.

Critiche anche all’ipotesi di un bonus per le famiglie numerose. Il consiglieri Recupero ha proposto di introdurre il fattore famigliare in modo da “pesare” anche fiscalmente la presenza dei vari figli. “Altrimenti così vengono aiutate solo le famiglie con quattro figli mentre quelle con tre non ricevono nulla”.

Ogni decisione è però stata rimandata. Oggi la delibera – per altro giù superata – non è stata votata. Se ne discuterà in giunta lunedì mentre la commissione si ritroverà martedì per fare il punto e valutare altre soluzioni. Comprese quelle del Pd. 

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Redazione BsNews.it

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