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Legambiente: “Brebemi è la fabbrica in cui si produrrà lo smog del futuro”

Mentre la Pianura Padana soffoca nello smog e la città di Milano tenta di porre rimedio ad una situazione di grave emergenza sanitaria, c’è chi fa la scorta di ossigeno in vista dell’aumento di traffico che sarà generato in tutta la Lombardia dalle nuove autostrade fortemente volute da Regione Lombardia, che evidentemente non pone la lotta allo smog al vertice delle proprie priorità. Ma se non sarà l’evidenza dell’insostenibilità ambientale delle nuove autostrade a fermare BreBeMi, forse è il caso che almeno si inizi a fare i conti con le risorse finanziarie, visto che l’emergenza nazionale del debito pubblico, non concede sconti a nessuno, neanche a BreBeMi, stando alle prime ammissioni da parte del suo presidente, Francesco Bettoni, che smentendo l’ottimismo di poche settimane fa ha annunciato alla stampa che la chiusura dei contratti con le banche da cui dipende il finanziamento dell’infrastruttura resta in alto mare, e se ne riparlerà forse a fine gennaio.
Secondo Dario Balotta, responsabile della ‘task force’ di Legambiente Lombardia che vigila sui progetti autostradali, “le condizioni per il finanziamento dei 2,4 mld di costi ed oneri finanziari di Brebemi non esistono più. Già prima dell’aggravarsi della crisi l’affidabiltà era minima, tant’è vero che il cantiere è partito senza essere stato finanziato; figuriamoci ora che i mercati finanziari hanno ristretto la disponibilità di credito e ne hanno aumentato notevolmente i costi per le banche. Con l’attuale differenziale Btp-Bund l’approvigionamento diventa molto costoso ed oggi un finanziamento a 10 anni vola ad oltre l’8% con prospettive di ulteriore crescita dei tassi.” A giudizio di Balotta, sarebbe meglio che gli azionisti di Brebemi prendessero atto che le condizioni per proseguire i lavori non sussistono, almeno finchè non verranno sciolti tre decisivi nodi. 1) la stipula del closing finanziario. 2) La registrazione alla Corte dei Conti del decreto relativo al secondo atto aggiuntivo della convenzione CAL (Concessionario Autostrade Lombarde) e Brebemi, 3) La certezza di realizzazione della Tangenziale Est milanese in tempi coerenti con quelli di Brebemi per non far morire nei campi di Melzo la direttissima autostradale.
Si avvicina il giorno in cui i lombardi malediranno la fretta di aprire i cantieri BreBeMi in assenza di garanzie finanziarie. “La Regione Lombardia finora si è comportata come la gatta frettolosa che partorisce gattini ciechi – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – Per evitare che Brebemi diventi una nuova grande incompiuta che mortificherebbe il territorio lombardo e che si completi una inutile ferita ambientale su 900 ettari di suolo agricolo, chiediamo che vengano sospesi i lavori fino alla verifica delle condizioni finanziarie e amministrative necessarie”.
Fino ad ora son stati necessari due prestiti ponte ed ora il terzo di 150 milioni rischia di essere inoptato da parte della compagine pubblica della Brebemi ma anche di pezzi di quella privata. E’ bene fermarsi qui per evitare che a farne le spese siano anche i proprietari dei terreni espropriati, i fornitori e le centinaia di imprese che già lamentano ritardi nei pagamenti. “Il prevedibile bagno di sangue finanziario rischierebbe di essere coperto dallo Stato, proprio quello che si voleva evitare con il project financing nostrano”, è il monito di Balotta.
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Redazione BsNews.it

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