“Non sono un mostro”. Così – intervistato dal quotidiano Bresciaoggi – si è sfogato l’ex proprietario di Jerry, il cane sotterrato vivo e salvato dai vigili di Desenzano. Sull’uomo pendono una denuncia penale e una richiesta di risarcimento danni già annunciata dal ministro Michela Brambilla, ma anche le associazioni animaliste si costituiranno parte civile in un eventuale processo. Nell’intervista il pensionato 65enne – che in casa ha altri due cani – ha ribadito di aver sepolto il cane “perché lo credevo morto”. “Ho adottato Jerry nel 2008, da una persona che non poteva più tenerlo”, ha detto a Bresciaoggi, “all’epoca aveva dieci anni e soffriva già di una malattia agli occhi. Poi le condizioni di salute sono peggiorate. Il veterinario mi ha detto che era debole di cuore e che dovevo dargli una pastiglia diuretica la mattina e la sera, e mezza per il cuore, cosa che ho sempre fatto fino alla sera della domenica del 31 ottobre. Sono sceso per dargli la pastiglia e l’ho trovato esanime, accasciato, vuoto come un sacco: ho pensato fosse morto”.
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