(a.c.) Nemmeno il tempo di segnalare che Tremosine è l’unico paese della sponda bresciana che non applicherà la tassa di soggiorno turistica che se ne aggiunge un altro, quello territoriamente più vicino: Limone del Garda.
La maggioranza dei presenti all’incontro di lunedì sera presso la sala congressi di Limone ha votato contro la tassa proposta e accettata, seppur con riserve, dallo stesso sindaco Franceschino Risatti, sindaco e allo stesso tempo albergatore e presidente del Consorzio della Riviera. Secondo quanto riportato da Bresciaoggi in edicola stamane, Risatti non si da’ per vinto e ripresenterà la proposta in Consiglio Comunale, dove però ammette che sarà in minoranza in quanto i suoi cnsiglieri sono contrari al balzello.
La situazione insomma si sta complicando. La tassa di soggiorno certo è antipatica, ma se applicata da tutti i comuni del Garda, teoricamente, la leale concorrenza sarebbe garantita. Una situazione a macchia di leopardo (oltre a Limone e Tremosine la tassa non sarà applicata ai due comuni veronesi di Lazise e Malcesine) invece potrebbe cambiare di molto le carte in tavola, portando alcuni comuni a fare un passo indietro per timore di essere meno concorrenziali di paesi vicini.
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