Tassa di soggiorno? No, gli albergatori vogliono la tassa di scopo
(a.c.) I comuni del Garda bresciano e veronese vogliono far quadrare i loro bilanci attingendo dalle tasche dei turisti che pernottano in hotel e bed&brekfast. Gli albergatori, riuniti a Gardone Riviera per discutere del problema, rilanciano proponendo una tassa di scopo più che una tassa di soggiorno, da far pagare a tutti i passaggi della "filiera turistica".
Ecco le parole di Paolo Rossi, salodiano, presidente lombardo di Federalberghi, sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane: «Reintrodurre l´imposta di soggiorno significherebbe mancare di lungimiranza. Come volere l´uovo oggi anzichè la gallina domani. Le amministrazioni comunali farebbero un autogol, allontanando i turisti che scelgono il nostro lago, approfittando della qualità e dei prezzi competitivi. Noi siamo d´accordo nel mettere le mani al portafoglio, purchè contribuiscano anche le altre categorie. Un´indagine di UnionCamere ricorda che, su 100 euro spesi dal turista, solo 25 vanno agli alberghi, il resto a ristoranti, trasporti, servizi, intrattenimento, eccetera. È giusto, quindi, che tutti gli operatori economici facciano fronte alle necessità dei comuni».