Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar del giugno scorso e ha così restituito l’agibilità al sottoscala di viale Piave 203, utilizzato come moschea dell’associazione islamica «Minhaj ul quaran». Per il Tribunale amministrativo di Brescia l’ordinanza della Loggia che aveva revocato l’agibilità per motivi di sicurezza dopo alcuni sopralluoghi di Polizia Locale e Vigili del Fuoco (in uno spazio di 170 mq si riunivano 150 fedeli) era legittima. Per i giudici di Palazzo, invece, le ragioni dell’associazione islamica «appaiono non prive di fondatezza, e che nelle more del loro approfondimento, è prevalente l’esigenza di evitare il grave pregiudizio che deriverebbe all’Associazione istante dalla privazione di una sede già da tempo ultimata e in esercizio, con possibile lesione anche di diritti costituzionalmente garantiti».
Il consiglio di Stato, accogliendo la sospensiva, ha però spiegato che la questione va discussa nel merito e ha quindi indicato la rapida fissazione del giudizio di merito.
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