(a.c.) E’ giusto che un ente paghi di tasca propria più di un milione di euro di risarcimento a un motociclista che perse il braccio in un incidente? Secondo i giudici del Tribunale di Brescia sì, non così invece secondo gli amministratori del comune coinvolto, quello di Pozzolengo.
A distanza di alcuni giorni dalla notizia del risarcimento da 1 milione e 300mila euro stabilito dal tribunale (leggi la news: clicca su questo link), il sindaco di Pozzolengo, Davide Vezzoli, parla della vicenda sulle colonne di Bresciaoggi, e promette battaglia: «Purtroppo ho verificato che le coperture assicurative decise dalle amministrazioni precedenti erano ridicole: non coprono nemmeno lontanamente la cifra che dovremmo tirare fuori. Per questo faremo ricorso, chiedendo la ridefinizione della sentenza. Dovremo quindi dare l’addio ad azioni pubbliche importanti – il parco Don Giussani, il Centro risorse sociali con alloggi per anziani nell’ex asilo, l’ampliamento del cimitero, il restauro della chiesa di San Lorenzo, il campo sportivo – o si taglierà sui servizi? Vogliamo sottoporre il caso all’Associazione comuni italiani e dell’Associazione comuni bresciani».
Il problema è molto grave per il piccolo ente (il risarcimento ammonta a circa la metà del bilancio comunale), il sindaco Vezzoli pur senza entrare nel merito del danno subito dal giovane motociclista dice in sostanza che una sentenza del genere, se il comune non è supportato da una polizza di assicurzione seria, rischia di bloccare tutte le attività del comune.
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