Con la sua moto stava percorrendo la strada della Roveglia, che da Simione porta a Pozzolengo. Procedeva entro i limiti di velocità consentiti, a circa 90km orari. All’improvviso nell’affrontare una curva la careggiata ricoperta di fango e terriccio diventa scivolosa, le ruote incappano in una fessura nell’asfalto, la moto perde aderenza e cade. Lui fa uno scivolone di oltre 70 metri e si ferma sotto al guard-rail, danneggiato in un precedente incidente e divenuto talmente tagliente da amputargli di netto il braccio.
Tutto questo è accaduto 7 anni fa a un motociclista di Sirmione, che mercoledì scorso è stato dichiarato vittima dell’incuria da parte del Comune di Pozzolengo. Il giudice Tullio Pezzotta dopo aver sentito tutti i periti del caso ha stabilito che il Comune è diretto responsabile per l’incidente del centauro, che conosceva la strada e stava procedento ad una velocità consentita dal codice. L’unica sua colpa è stata quella di aver trovato fango sull’asfalto, di essere incappato nella fessura e poi di aver sbattuto contro un guard-rail danneggiato.
1 milione e 46mila euro il risarcimento per il centauro (danno biologico e morale), 205mila ai suoi genitori (danno patrimoniale) e in più ovviamente la copertura delle spese di avvocatura e processuali. In totale più di 1milione e 250mila euro di risarcimento che il comune di Pozzolengo dovrà da qualche parte trovare. Ma prima ci potrebbe essere l’appello.
a.c.
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