Dai 285 sfratti del 2007 ai 564 del 2010. Nel 2011 saranno ancora di più, visto che a fine giugno avevano già toccato quota 314. Quello degli sfratti "incolpevoli" è un problema grosso, enorme anzi, ma da ottobre la Loggia e le associazioni dei proprietari immobiliari avrano uno strumento in più per dare una mano agli inquilini in difficoltà.
In concreto il Comune di Brescia e le associazioni di categoria Aler e Federcasa, e poi Ape, Uppi, Asppi, Unioncasa (proprietari) e Sunia, Sicet, Uniat, Conia (affittuari), metteranno a disposizione una cassa da 200mila euro dalla quale attingere. In che modo? L’inquilino moroso, in difficoltà per cause non proprie, ad esempio per la perdita del lavoro, o la cassa integrazione o per problemi di salute, potrà chiedere l’annullamento del vecchio contratto d’affitto, il locatore non dovrà attivare la procedura di sfratto e dovrà momentaneamente rinunciare alla metà del credito maturato, dopodiché verrà stipulato un nuovo contratto calmierato (massimo 6mila euro annui), e il credito non versato verrà anticipato da una banca che attiverà un mutuo agevolato con l’affittuario. Il fondo della Loggia servirà appositamente come garanzia perle rate del mutuo che l’inquilino non dovesse riuscire a pagare da solo.
Nelle prossime settimane il provvedimento verrà pubblicato, e si darà notizia sulle modalità di adesione.
a.c.
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