di Davide Bacca – Scordatevi il buio e il senso di claustrofobia che prende in certe metropolitane. La prima cosa che colpisce quando si scende nelle stazioni del metrobus di Brescia è la luminosità. Nessun corridoio stretto, nessuno spazio cupo illuminato da anonimi neon. Piuttosto un’enorme scatola lunga 40 metri e profonda 25 inondata dalla luce che filtra direttamente dai lucernai e arriva fino alla banchina. E’ questo in fondo uno dei fiori all’occhiello del progetto bresciano – che si ripete in tutte le stazioni in galleria o in trincea – e ora che i cittadini lo possono toccare con mano si capisce quel che per anni tecnici e ingegneri ci hanno spiegato in via teorica. Oggi, fino alle 16, la stazione di Brescia Due è infatti stata aperta al pubblico per il primo dei due open day dei cantieri del metrò. Domani toccherà al deposito. Una sorta di evento d’apertura della campagna di comunicazione che Loggia e Brescia Mobilità hanno messo a punto da qui al 1° gennaio 2013, giorno della prima corsa del metrò, per permettere ai bresciani di familiarizzare con i luoghi che diventeranno per loro quotidiani. “Stiamo lavorando perché la metropolitana venga percepita come un’opportunità” ha commentato il sindaco Adriano Paroli “Queste iniziative hanno proprio lo scopo di avvicinare la gente a quest’opera”,

Stazioni innovative

Dalla scala d’ingresso si accede subito alla "scatola" della stazione, un grande spazio unico, senza piani ammezzati o stanze intermedie. In pratica si entra in stazione e si vede già la banchina e i binari dove corrono i treni del metrò. Si scende con una scalinata molto ampia o con le scale mobili che vi corrono a lato. Si arriva poi a una sorta di sovrappasso che serve per accedere al lato est della banchina o scendere – con altre scale mobili – e prendere il treno diretto verso sud. Si può accedere alla stazione anche con l’ascensore, dotato di vetrate trasparenti. Le stazioni in galleria, di cui Brescia Due è una sorta di archetipo, sono tutte cos’, tranne Vittoria e San Faustino. Lì un po’ per mancanza di spazio, visto che siamo in centro storico, e un po’ per i ritrovamenti archeologici, che hanno costretto ad alcune modifiche progettuali, le stazioni saranno meno innovative. Vittoria in particolare avrà piani ammezzati e dovrà rinunciare alla luce naturale mentre a San Faustino si sfrutterà una vetrata, realizzata per consentire di vedere le mura venete, per far filtrare l’illuminazione naturale. Ovunque non vi saranno invece i tornelli, richiesti in passato da pezzi della maggioranza. Si accederà attraverso varchi elettronici, vale a dire sistemi di validazione telematica dei biglietti.

 

Lavori al 90 percento 

Dal punto di vista strutturale, la maggior parte delle stazioni è oramai terminata. Le due stazioni del centro storico (Vittoria e San Faustino) sono un po’ indietro, proprio per i noti ritrovamenti archeologici, ma comunque tutto procede in linea con il cronogramma di Brescia Mobiltà. Facendo una media, ha spiegato il presidente Valerio Prignachi, i lavori hanno raggiunto il 90% del totale. Resta un po’ lenta la consegna dei treni: solo 8, dei 18 previsti, quelli che ad oggi sono già arrivati a Brescia. Anche in questo caso, però, Prignachi si è detto tranquillo: “Abbiamo un cronogramma preciso che stiamo rispettando e il termine della consegna è fissato ad aprile 2012”. L’ipotesi iniziale era diversa, ma i veicoli ora arrivano da Napoli equipaggiati con tutta la dotazione tecnica necessaria. Sui primi tre, invece, si era poi dovuti intervenire in deposito, dilatando i tempi per la messa sui binari dei convogli. “L’importante – ha sentenziato Prignachi – è che il sistema sia perfettamente funzionante al 1° gennaio 2013”. Intanto gli 8 treni presenti in deposito stanno oramai percorrendo quasi quotidianamente la parte sud della linea, dal deposito a Brescia Due, passando quindi dal viadotto alla trincea, alla linea a raso e alla galleria.

 

Centri d’interscambio e opere complementari 

E nel frattempo ci si sta muovendo per configurare i futuri centri d’interscambio (accanto alla stazione Sant’Eufemia è appena stato acquisito l’immobile dell’ex concessionara Brescia est che diventerà un grande parcheggio scambiatore – una struttura da 500 posti) e sistemare le stazioni in superficie (le cosiddette opere complementari del metrò). “Stiamo predisponendo le gare d’appalto” ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Labolani “contiamo di far partire tutti i cantieri con l’inizio del 2012”.  

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Redazione BsNews.it
Tags: davide bacca

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