Ecco il pensiero di Orizio, sindaco di Castegnato

Oggi va in scena a livello nazionale lo sciopero degli enti locali contro la manovra anticrisi varata ieri dalle camere. Non tutti i comuni bresciani aderiscono alla protesta (leggi la critica mossa dal Pd all’ACB), aderirà, invece, in maniera convinta il sindaco di Castegnato, Giuseppe Orizio. Ecco il comunicato del suo comune.

L’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha invitato tutti i Comuni alla mobilitazione contro le decisioni del Governo che penalizzano pesantemente i Comuni e mettono a repentaglio l’erogazione di servizi essenziali per i cittadini. I Comuni italiani hanno dimostrato di essere uno dei comparti più virtuosi relativamente alla gestione della finanza pubblica avendo tenuto sotto controllo la spesa, in particolare mantenendo inalterata la spesa corrente!
Il Governo persiste nell’adottare provvedimenti economico-finanziari senza un confronto serio con i Comuni, provvedimenti che risultano inadeguati rispetto alla complessità e straordinarietà delle emergenze che il Paese si trova ad affrontare.

A Castegnato…
Non abbiamo debiti che non siano totalmente coperti da disponibilità immediate:
Una parte dei creditori del Comune è stata sino ad ora pagata nel 2011 per oltre 700.000 €uro.
Abbiamo ancora da pagare opere e servizi per circa 670.000 €uro

I soldi li abbiamo: la liquidità del Comune di Castegnato a fine agosto 2011 è di €.2.443.000 …non possiamo spenderli
Abbiamo un avanzo di amministrazione di €. 313.000 che non possiamo di fatto spendere

I tagli al Comune di Castegnato:
Trasferimenti dallo Stato al Comune di Castegnato anno 2010: 1.236.545,00 (Tagli certi)
Trasferimenti dallo Stato al Comune di Castegnato dall’anno 2011: 1.066.545,00 – 170.000,00
Trasferimenti dallo Stato al Comune di Castegnato dall’anno 2012: 886.545,00 – 180.000,00

· Da individuare gli ulteriori tagli che partono dal 2012 a seguito della recente manovra governativa per la quale tutti i Comuni protestano

· Da valutare le conseguenze dell’eventuale mancato rispetto del Patto Stabilità

· Da considerare eventuali nuove entrate a seguito del federalismo fiscale

Il patto di stabilità:
Fino ad ora il Comune di Castegnato ha sempre rispettato il Patto di Stabilità: vincoli alle spese stabiliti dallo Stato, anche in presenza di disponibilità economiche; non abbiamo ridotto gli interventi nei servizi essenziali: sociale e scuola in particolare.
Per l’anno 2011, molto difficilmente riusciremo a rispettare il Patto di Stabilità in quanto abbiamo pagato una parte dei creditori che hanno eseguito opere e servizi per il Comune e non ci sono (ancora) state le entrate preventivate, derivanti da oneri di urbanizzazione, cessione di aree, ecc.
Ad oggi lo “sforamento del Patto” è di circa 500 mila €uro e non abbiamo pagato tutti i fornitori.
L’importo potrebbe ridursi in ragione di entrate da qui a fine anno.
Se non si rispetta il Patto di Stabilità:
– il Comune non può stipulare mutui e fare assunzioni
– le indennità degli amministratori sono ridotte del 30 percento
– i trasferimenti dallo Stato al Comune sono ridotti del medesimo importo dello sforamento del Patto.
Va da sé che se così fosse, il bilancio del Comune per l’anno prossimo verrebbe drasticamente falcidiato con la necessità inderogabile sia di ricercare nuove entrate (addizionale Irpef, aumento tariffe e servizi, ecc.) sia di tagliare anche parte dei servizi essenziali.

Il Comune di Castegnato PROTESTA con tutti Comuni d’Italia e sollecita il Governo ed il Parlamento a rivedere il Patto di Stabilità e ad assumere decisioni condivise che consentano ai Comuni di avere le risorse per amministrare e dare risposte ai cittadini.

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Redazione BsNews.it

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