Niente Valle Camonica, come annunciato nei giorni scorsi, ma una suddivisione tra alcuni comuni che sino ad ora non avevavo accolto alcuno straniero. I 26 profughi arrivati ieri nella nostra provincia sono stati inviati presso strutture ricettive del Garda, a Toscolano Maderno (13), dell’hinterland, a Castegnato (8) e infine della Bassa Bresciana, a Carpenedolo (5).
Questa mattina presso l’auditorium di Cellatica si terrà un incontro fondamentale per chiarire meglio alcuni aspetti dell’emergenza. All’incontro parteciperanno una quarantina di sindaci della provincia, tra cui quello di Artogne, Piero Cesari, che deve far fronte alla situazione più problematica a Montecampione (la foto dell’articolo è stata scattata a 1.800 metri di quota, fuori dal residence "Le Baite" che ospita i 116 immigrati chiedenti asilo politico). I sindaci tenteranno di trovare una linea comune per l’emergenza, e stileranno una serie di interrogativi da porgere all’autorità competente per la questione.
Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, la vicenda di Montecampione è stata addirittura affrontata dai quotidiani esteri Le Monde e The Guardian, che hanno dedicato ampi articoli alla paradossale situazione degli immigrati africani spediti in alta montagna.
a.c.
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