E’ grande lo sgomento delle comunità di Montichiari e Ghedi per l’accaduto. Nel Comune dove viveva il giovane la famiglia – papà Angelo e mamma Marisa Roda – sono stati subito circondati da un cordone di affetto di amici e familiari. Una famiglia assolutamente normale, che viveva in una tranquilla villetta di paese e senza nemici. I Peroni stanno lì – in quella piccola traversa di via XXV aprile – dal 1999, quando hanno abbandonato la città in cerca di un posto più “umano”. Gente riservata (anche i colleghi ricordano Michele come un bravo ragazzo, ma forse un po’ chiuso) e grandi lavoratori. Come il giovane Michele che da diversi anni era impiegato come addetto alla sala controllo del vicino cementificio Fassa. Dove, pare, fosse stimato e rispettato da tutti.
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