Fondo immobiliare, nuovo botta e risposta. Bontempi: “Li denuncio”. Pms: “Ci ha rubato l’idea”

“Adesso li denuncio. Non esistono due verità. Esiste la mia ed è l’unica corretta. La Provincia non ha mai dato mandato o collaborato con la Pms per costituire il fondo immobiliare”. E’ ferma e netta la replica dell’assessore provinciale Giorgio Bontempi alla Pms sul caso del fondo immobiliare. Secondo quanto riferito sull’edizione odierna del Giornale di Brescia per Bontempi la ricostruzione della società sarebbe del “tutto falsa. Sono dei folli” aggiunge l’assessore, “non lascerò che mi trascinino nel fango. Avevo già dato mandato all’ufficio legale della Provincia di agire, adesso accelereremo i tempi”.

Bontempi non nega un iniziale contatto per l’istituzione del fondo. “Di incontri ne faccio tanti. Ma a parte il colloquio in Provincia, del fondo non ho mai più voluto parlare”. Bontempi non nega nemmeno di aver preso tra le mani la celebre brochure della società per pubblicizzare l’iniziativa, con tanto di marchio della provincia e la dicitura “Fondo immobiliare Provincia di Brescia”. Spiega Bontempi: “L’ho sfogliata, l’ho fatta protocollare e poi non l’ho più presa in mano”. Come dire, non vi ho prestato particolare attenzione, mai pensando che potessero usare il logo della Provincia senza esserne autorizzati. La verità, per Bontempi, è che dopo l’incontro in Broletto del 21 febbraio, il rapporto “finisce lì”, nonostante “mi abbiano tartassato”. Tant’è che “ho vietato ai miei uffici di organizzare nuovi incontri”. Intanto il progetto di mettere in piedi un fondo va avanti e Bontempi inizia a valutare con banche e parti sociali come e cosa fare: un fondo, precisa l’assessore, “che non aveva niente a che fare con quello di Panattoni”.

Controreplica di Pms, sempre dalle colonne del Giornale di Brescia. "Il danno provocato dalle ritrattazioni di Bontempi è enorme” spiegano Panattoni e Pinelli. Gli analisti della società insistono: ancora il 21 giugno scorso, in una mail, Bontempi scriveva ai due per dire di essere in attesa di una risposta delle banche e poter fissare così un incontro. “Ci ha rubato l’idea per fare un progetto analogo interno alla Provincia” sbotta Panattoni.

Ultimo voce è quella del consigliere provinciale Roberto Lancini che intende chiarire il suo ruolo nella vicenda: “Mi sembrava una buona idea. Tanto che ho suggerito di dare un’impronta etica al fondo. Il problema non sono solo gli imprenditori, ma anche le famiglie che non arrivano a fine mese e non possono permettersi certi affitti” spiega al Giornale di Brescia. Il mio ruolo? “Non ho avuto rapporti professionali. Mi sono limitato a dire che con una redditività del 3,5% si potevano mettere gli immobili in affitto ad un prezzo più basso del normale. Questo è quanto. Poi ho chiesto di venire informato degli sviluppi, perché credevo che si trattasse di un progetto utile”. Come si spiega il dietrofront della Provincia? Ad un certo punto alcuni imprenditori mi hanno detto che c’era chi presentava il fondo come un prodotto della Provincia, cosa del tutto falsa. Mi è stato anche riferito che il mio nome veniva speso come referente, un altro fatto profondamente sbagliato. (…) Ne ero a conoscenza, ma non vi ho mai lavorato.

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Redazione BsNews.it

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