Estate torrida per i pendolari. Dal primo agosto – secondo quanto riferisce una nota del responsabile regionale Trasporti di Legambiente Dario Balotta – verranno soppressi, per un mese, 206 treni locali (il 9%) inoltre da lunedi prossimo entrerà anche in vigore l’aumento tariffario del 9%, dopo quello del 10% scattato nel febbraio scorso. Altro che promozione commerciale! Paghi di più e compri di meno.
Soppressioni ed aumenti insieme sono un beffa per i pendolari lombardi. Verranno a mancare 206 treni locali al giorno contro i 2.221 treni giornalieri. Saranno inoltre chiuse la Seregno-Carnate, la Albate-Molteno e, per lavori la linea Gallarate Luino. Il pavese, il cremonese, il bresciano ed il mantovano sono le aree maggiormente colpite dal provvedimento della regione. Le soppressioni estive avevano un senso trenta anni fa quando tutte le fabbriche chiudevano in agosto ma oggi la mobilità è trainata dal terziario e di servizi e non si chiude mai. Il rincaro viene attuato, nonostante non siano stati raggiunti i requisiti di qualità promessi dalla regione. Il nuovo aumento sommato a quello di febbraio sarà dieci volte l’inflazione annuale e spingerà i pendolari a prendere l’automobile. Si capisce perché la regione è impegnatissima solo nella costruzione di nuove autostrade dalla Brebemi alla Pedemontana.
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