Ancora caos in commissione Urbanistica. Oggi, infatti, la nuova seduta dell’organismo presieduto da Marco Toma si è chiusa dopo quasi tre ore di discussione con soli due punti dell’ordine del giorno affrontati. E le polemiche, anche all’interno della maggioranza di Palazzo Loggia, non sono mancate. Tanto che la posizione di Toma – di cui la Lega soltanto ieri aveva chiesto, nemmeno troppo velatamente, le dimissioni – appare sempre più a rischio.
Che la situazione fosse difficile, peraltro, oggi è stato chiaro fin da subito. In apertura di seduta, infatti, il Carroccio ha chiesto (e ottenuto) di rimandare la discussione sul primo punto, la petizione degli ambientalisti sulla pedonalizzazione del centro, giustificando la mossa con il fatto che la variazione dell’ordine del giorno è stata fatta meno di 24 ore prima rispetto all’inizio della seduta. E in effetti l’atto era stato protocollato “soltanto” 23 ore e 50 minuti prima. Tempistica che testimonia come quella del Carroccio sia stata in realtà una protesta simbolica contro “le inadempienze” di Toma. La polemica, quindi, è proseguita pochi minuti dopo, quando si è trattato di discutere del progetto di trasformazione della ex caserma Randaccio in campus universitario. Il Pd ha attaccato Toma lamentando la mancanza di alcuni documenti. Risultato: soltanto la maggioranza ha votato a favore. E il capogruppo della Lega Nicola Gallizioli non ha perso occasione per criticare “l’incapacità di gestire la commissione dal punto di vista tecnico, che danneggia anche il buon lavoro dell’amministrazione”. Una lunga discussione, che ha impedito alla commissione di affrontare il Piano delle regole del Pgt.
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