Attenzione: Sold-Out anche per Bregovic al Vittoriale di Gardone. Stasera solo posti in piedi
A quanto pare anche al ‘Nuovo Festival del Vittoriale tener – a- mente’, la kermesse di teatro, danza e musica che si tiene fino al 13 agosto nell’anfiteatro della suggestiva dimora dannunziana ‘Il Vittoriale degli Italiani’ a Gardone Riviera, Brescia, vale il detto “non c’è due senza tre”. Dopo il sold out dell’istrionico Vinicio Capossela e l’overbooking dell’icona del rock Lou Reed, da ieri mattina si vendono posti in piedi anche per il concerto di stasera, martedì 19 luglio, di Goran Bregovic al prezzo ridotto di 15 euro. Per informazioni e acquisto biglietti basta visitare il sito www.anfiteatrodelvittoriale.it oppure telefonare ai numeri 0365/20072 e 393/5545627.
Il cantante e compositore serbo si esibirà alle 21.15 con la sua ‘The Wedding and Funeral Band’ per dare un assaggio in anteprima del suo prossimo lavoro, in uscita in autunno, ‘Champagne for Gypsies’. L’album rappresenta la seconda parte del progetto Alkohol e prevede numerosissime collaborazioni con noti musicisti internazionali per la maggior parte di origine gitana. Tra i tanti, il duetto con i The Gipsy Kings, che costituirà il singolo di lancio dell’album dal titolo “Balkaneros”, e quello con Florin Salem, il popolare musicista manele di origini rumene.
Musica folk e atmosfere zigane dunque per lo spettacolo di stasera, una sorta di anteprima, di ‘prova aperta’ in attesa della pubblicazione dell’album. Sul palco con Goran Bregovic, la strepitosa band gitana di fiati che vede protagonisti: Muharem Redepi – Goc (Grancassa tradizionale e Voce); Bokan Stankovic (Prima Tromba); Dalibor Lukic (Seconda Tromba); Stojan Dimov (Sax e Clarinetto); Aleksandar Rajkovic (primo Trombone e Glockenspiel) e Milos Mihajlovic (Secondo Trombone). Per il coro, le cantanti bulgare Ludmila Radkova Trajkova e Daniela Radkova Aleksandrova.
Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic muove i suoi primi “passi” nella musica a sedici anni. Per far piacere ai suoi genitori, si impegna a proseguire gli studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato ad insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti. Seguono quindici anni con il suo gruppo Bijelo Dugme (letteralmente “Bottone Bianco”) e tredici album venduti in 6 milioni di copie. Tour interminabili in cui Bregovic diventa l’idolo della gioventù jugoslava. Alla fine degli anni ‘80, si libera del ruolo di “star” e si isola in un “ritiro dorato” in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia. Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica Il Tempo dei Gitani. Ma ben presto i primi disordini scoppiano in Yugoslavia e i due amici sono costretti ad abbandonare tutto e trasferirsi a Parigi. Cresciuti nello stesso ambiente, della stessa generazione, sfuggiti agli stessi pericoli, Goran Bregovic e Emir Kusturica formano un tandem in cui la complicità è tale che non vi è più bisogno di parole per esprimersi. Dopo Il Tempo dei Gitani Bregovic ha carta bianca per comporre la colonna sonora di Arizona Dream. Il risultato è pari al film, lirico, innovatore e commovente. “Una delle grandi qualità dei film di Emir, è quella di mostrare la vita come realmente è, cioè piena di buchi, di imprevisti, di esitazioni. È questo lato imperfetto che ho voluto conservare. Anche le canzoni cantate da Iggy Pop sono poco prodotte. Vi è giusto la sua voce e un’orchestra di vecchi gitani che soffiano nelle loro trombe ante-guerra e suonano dei corni di bue. È tutto molto semplice”. In seguito Patrice Chereau gli affida La Regina Margot, Palma d’Oro 1994 al Festival di Cannes, Goran compone musiche maestose dagli accenti rock e successivamente scrive le musiche di Underground di Emir Kusturica, Palma d’Oro 1995 al Festival di Cannes. Qui il cammino dei due amici si separa: Goran lavora meno per il cinema e più per la sua musica dal vivo quando, con una band di dieci musicisti tradizionali aggiunti a un coro di cinquanta elementi e a un’ intera orchestra sinfonica, avvia una serie di concerti in Grecia, Svezia e Belgio. Ed è il successo: Goran inanella trionfali tournée in tutto il mondo alla testa della sua orchestra per matrimoni e funerali, presentando tutti i suoi brani più belli. Il concerto del 1° maggio a Roma davanti a 500.000 persone, e a Torino, per le Universiadi 2007 davanti a 50.000 persone conferma la sua maturità a livello internazionale. La giovane rock star degli anni ‘ 70 è diventata un mito.