Incubatore di Cividate, Invernici (Pdl) all’attacco: se non entra capitale privato la Provincia deve andarsene
I commissari provinciali appartenenti ai gruppi consiliari del Pdl, dell’Udc e del Gruppo Misto, non hanno partecipato alla commissione provinciale prima, convocata per lunedì 18 a Cividate Camuno per visitare l’incubatore gestito dalla Società Impresa e Territorio Scarl. Una decisione che Diego Invernici – capogruppo del Pdl in Broletto – motiva sottolineando che “a distanza di un anno dalla sua costituzione, la società non ha ancora visto l’entrata di soggetti privati nel capitale sociale” e domandando – così si intitola significativamente la nota – se l’incubatore sia “opportunità o occupazione di potere?”
"Lo scorso anno – continua Invernici – il nostro gruppo ha sostenuto la costituzione della società perché da altri convinto che era l’unico strumento per permettere l’entrata nel capitale dei privati. Rassicurati dall’assessore Mario Maisetti, abbiamo ritenuto che la Provincia doveva partecipare direttamente e non tramite altre Società che svolgevano il medesimo ruolo. La nostra volontà – continua l’esponente del Pdl – non era e non è quella di costituire l’ennesima società per creare nuove poltrone: per questo motivo, abbiamo ritenuto che alla carica di Presidente del Cda dovesse essere indicato un imprenditore e non il solito politico del territorio: abbiamo apprezzato in tal senso la nomina del presidente dell’associazione di imprenditori camuni. Oggi però ci rammarichiamo nel verificare come il capitale sociale resta interamente in mani al pubblico. Allo stesso tempo”, incalza Invernici, “non si comprende come, in occasione della visita dell’assessore regionale Andrea Gibelli di giovedì 14, non siano stati coinvolti tutti i consiglieri provinciali che rappresentano il territorio in Broletto".
"La politica valligiana”, conclude Invernici, “ha perso troppo tempo nell’appagare le ambizioni di pochi, distraendo le energie mentali che servono per attivare progetti di rilancio economico del territorio. Oggi che il 75% del capitale della società è rappresentato da una sola persona, ci aspettiamo che l’uomo ‘unico’ al comando della Vallecamonica, onori gli impegni e coinvolga il privato nel capitale sociale. Società costituite per creare nuovi posti ai politici non servono”, chiosa , “quindi Impresa e Territorio Scarl resta uno strumento valido se vede all’interno il capitale privato, diversamente la Provincia deve rivedere le proprie decisioni".