Farmacia e dimissioni di un consigliere, è polemica a Rodengo
Con una nota il gruppo di minoranza “Insieme per Rodengo Saiano” interviene duramente sulla questione delle “dimissioni, già nell’aria da tempo, del Consigliere Michele Brambilla e la vendita della Farmacia Comunale”.
ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO
Il gruppo di minoranza Insieme per Rodengo Saiano dopo il Consiglio Comunale dell’11 luglio esprime profonda preoccupazione per il futuro dell’amministrazione comunale, non solo per la difficile situazione economica generale, ma per l’incapacità politica di amministrare che questa giunta sta dimostrando.
Anche in quest’ultimo consiglio si è confermata l’estrema insicurezza dell’attuale amministrazione, che impedisce di essere certi dell’effettiva consistenza di cifre e decisioni e che continua a portare avanti la propaganda postelettorale perdendo di vista la risoluzione dei problemi veri. Le uniche cose certe sono le dimissioni, già nell’aria da tempo, del Consigliere Michele Brambilla e la vendita della Farmacia Comunale.
Queste ulteriori dimissioni del consigliere della Lega evidenziano la lotta fratricida e all’ultimo sangue da mesi scoppiata all’interno della compagine leghista e suggellata da innumerevoli accuse via Facebook tra gli esponenti di maggioranza. In queste note le accuse rivolte a chi ci governa sono così forti che non solo sembrano un proclama della minoranza, ,ma non fanno altro che portare alla luce le difficoltà denunciate negli ultimi consigli comunali. “Me ne sono andato “ dice l’ormai ex-consigliere Brambilla via web, perché la giunta non è riuscita a frenare i pasticci del vice-sindaco, che saranno solo pasticci ma politicamente sono spesso insostenibili. Me ne sono andato- aggiunge Brambilla – perché non siete stati capaci di dialogare con le associazioni e non avete saputo controllare i conti in questo periodo di crisi, oltre ad essere intervenuti malamente nei conti dell’asilo, provocando il licenziamento di alcuni dipendenti”.
.
Manca veramente poco, dopo solo due anni di amministrazione, all’esaurimento degli eleggibili nelle file della maggioranza. Non c’è più nessuno che si riconosce in una lista decimata da scandali e lotte interne tant’è che il neo eletto consigliere Inverardi non si è neppure presentato in Consiglio Comunale con buona pace del rispetto dell’istituzione comunale. Nessuna spiegazione da parte del Sindaco su questa grave assenza, che ha messo in evidenza come gli equilibri della coalizione di maggioranza (Pdl/Lega) si sono ribaltati, con una perdita da parte della Lega di ben tre consiglieri sui 6 iniziali.
L’altro problema che sta portando scompiglio anche fra i cittadini è la decisione del Sindaco Andreoli di vendere la farmacia comunale al fine di far cassa e pagare i debiti fin qui accumulati con i fornitori, pur avendo un avanzo di circa 1.7 milioni di € non spendibili causa il patto di stabilità.
Come esponenti della passata amministrazione pensiamo sia giunto il momento di fare un po’ di chiarezza sul patto di stabilità, poiché su di noi gli attuali amministratori hanno riversato una serie di inesattezze e critiche ingiuste. D’altro canto continuare a dire :” è colpa della precedente amministrazione” è il modo migliore per distogliere l’attenzione dai problemi veri e creare dei facili slogan da tifoseria. Al momento del passaggio di consegne a questa giunta, la vecchia amministrazione ha lasciato un avanzo di due milioni e settecentomila euro, che dovevano servire a finanziare le ultime due opere pubbliche : i poliambulatori dei medici di base e la passerella della Bettola. Ci preme sottolineare che queste opere erano in programma da tempo e che la passerella è stata costruita anche per usufruire di un consistente contributo da parte della provincia (precisamente € 480.000)- Ci dicono adesso che queste opere erano solo propaganda elettorale e che sono la causa dei problemi al patto di stabilità : ma chi ha fatto i conti e governato il paese dal giugno 2009? Non si doveva pensare prima a come restare nel patto e contenere la spesa? Noi sapevamo cosa fare per non sforare, loro evidentemente no. La situazione debitoria poi è stata ulteriormente aggravata da scelte di questa amministrazione che ha utilizzato l’avanzo per opere non previste dal Bilancio di previsione e, aggiungiamo noi, certamente non indispensabili (Via Biline e Via Salvi).
Abbiamo votato contro le variazioni che prevedevano anche la vendita della farmacia comunale perché questo provvedimento ci sembra prematuro e soprattutto ci chiediamo se quella dell’alienazione è l’unica strada percorribile
Riteniamo questa amministrazione troppo disinvolta nel mettere sul mercato “i gioielli di famiglia” con tanta fatica costruiti con i denari dei cittadini di Rodengo Saiano. Tra l’altro la nostra Farmacia Comunale rappresenta un ottimo esempio di investimento pubblico, poiché in soli sette anni dall’apertura i ricavi si sono più che triplicati ed il suo valore commerciale è aumentato in maniera esponenziale, mentre l’affitto d’impresa rappresenta un sicuro finanziamento annuo per le attività socio assistenziali comunali.
Sappiamo che i tempi sono duri , ma ci chiediamo dove sta andando questa amministrazione ed il paese con lei. Non è più tempo di scuse per scaricare sulle precedenti amministrazioni ogni fandonia ed ogni incapacità propria. E’ ormai evidente la completa nebbia che avvolge il sindaco e l’amministrazione.
Avevamo scelto di fare opposizione con pacatezza e senza preconcetti, ma per servire il bene del paese e dei cittadini che ci hanno eletto adesso è il caso di dire con fermezza e decisione BASTA all’imperizia e all’impreparazione di questa giunta. In due anni ne abbiamo viste di tutti i colori, dall’espulsione di un assessore, alle richieste improprie di rimborsi spese, dagli show in consiglio al disfacimento progressivo della maggioranza, alla disintegrazione dell’istituzione comunale : noi non ci stiamo più, è giunta l’ ora di cambiare per il bene della comunità.