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Parcheggio sotto il castello pronto a fine 2013. Sei mesi prima sarà attivo l’ascensore

(da.bac.) Il parcheggio sotto il Castello sarà pronto per fine 2013. Sei mesi prima sarà invece già disponibile l’ascensore per salire al castello che avrà il suo “atrio” di ingresso proprio all’interno della nuova struttura per la sosta cittadina. Questa mattina il progetto è stato presentato nel “parlamentino” della Camera di Commercio di Brescia dai tecnici di via Ingegneria, la società romana che ha vinto il bando di progettazione lanciato un annetto fa da Brescia Mobilità. Come si sa, sarà un parcheggio tradizionale, e non robotizzato come si ipotizzava all’inizio.

 

IL PROGETTO

Il progetto è stato illustrato dall’architetto spagnolo Felipe Lozano. La struttura verrà ricavata scavando una caverna di 90mila metri cubi parallela alla galleria Tito Speri, all’interno del colle Cidneo. Sarà lunga 220 metri, larga 16 e profonda 25. Al suo interno verranno realizzati sei piani, cinque per la sosta a rotazione, uno riservato ai box per i residenti, per un totale di circa 600 posti auto. L’aspetto sarà simile a quello di Fossa Bagni, con due rampe elicoidali per l’ingresso e l’uscita. L’accesso avverrà dall’interno della Tito Speri, sfruttando due cunicoli già esistenti, perpendicolari alla galleria, che sfociano in contrada Santa Chiara: quello più a nord verrà sfruttato per creare l’ingresso, mentre a sud verrà sistemata l’uscita dal parcheggio. Sul lato opposto verrà invece creato un percorso ciclopedonale protetto. All’interno del parcheggio verranno utilizzati materiali chiari e tutti gli spazi saranno illuminati a dovere per evitare l’effetto “claustrofobia”.

Ma quello presentato oggi non sarà un semplice parcheggio. “La struttura è chiamata a rafforzare il collegamento tra gli spazi pubblici della città e a facilitare l’accesso al Castello” ha spiegato Lozano. Fiore all’occhiello della nuova opera saranno infatti l’ascensore che porterà sulla cima del Cidneo e gli ingressi pedonali, due su contrada Santa Chiara – sfruttando i segmenti ovest dei cunicoli – e uno su via Mazzini, nella nicchia che sta subito a sud della Tito Speri. Così chi vorrà dal centro salire in castello lo potrà fare usando l’ascensore. Sbucherà al termine del vialetto dove oggi c’è il chiosco, prima dell’ingresso monumentale alla fortezza. Lì verrà realizzato un piccolo padiglione, con una fontana, in modo da creare una sorta di “piazzetta belvedere”. Altro elemento caratterizzante sarà l’atrio in cui confluiranno tutti gli accessi. Qui chi entrerà si troverà in un grande spazio, con due rampe di scale ai lati, in modo da richiamare le geometrie del Duomo Vecchio cittadino.

 

 

I LAVORI

Dal punto di vista tecnico, una delle criticità era quella di non creare problemi nel realizzare una nuova e più grande cavità vicino (la distanza sarà di 17 metri) alla Tito Speri. Tutti gli studi hanno però dato risultati rassicuranti. Inoltre durante la fase dei cantieri la galleria (ma anche il castello e tutti gli edifici nelle vicinanze) verranno monitorati e tenuti sotto osservazione. Altro fatto importante: il cantiere occuperà la porzione ovest della Tito Speri  ma la galleria resterà sempre aperta con il doppio senso marcia. Per minimizzare ancor di più i disagi, la terra degli scavi notturni verrà portata via solo la mattina successiva per non disturbare con un rumoroso via via di camion.

 

TEMPI E COSTI

A settembre dovrebbe essere presentato il progetto esecutivo. Poi vi sarà la fase degli appalti e, come anticipato da bsnews.it, per l’inizio del 2012 i lavori dovrebbero partire. La durata sarà di circa 24 mesi, anche se molto dipenderà – come sempre in questi casi – da eventuali incognite. L’obiettivo è quello di aprire il parcheggio a fine 2013, inizio 2014. Ma sei-nove mesi prima i bresciani potrebbero poter già salire al Castello in ascensore. Infine i costi: l’operazione costerà 22-23 milioni di euro, una decina in meno rispetto all’ipotesi iniziale (che prevedeva un parcheggio meccanizzato). Secondo i calcoli di Brescia Mobilità, immaginando un fatturato pari al 70% di quello attuale di piazza Vittoria, l’opera dovrebbe ripagarsi nel giro di 25 anni.

 

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Redazione BsNews.it

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