(a.t.) L’autovelox mobile che viene spesso piazzato dai vigili nel territorio di Castegnato, poco prima della Tangenziale Sud, è “decisamente fuori legge”. A dirlo è l’assessore provinciale Corrado Ghirardelli in un post pubblicato sul suo blog (www.corradoghirardelli.it), che sottolinea come gli agenti della locale si nascondano addirittura tra i cespugli pur di multare gli ignari automobilisti.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO
Per motivi di lavoro percorro quotidianamente la statale che scende dalla Valcamonica, si raccorda nel territorio del Comune di Castegnato con la tangenziale Sud di Brescia, e spesso mi è capitato di notare che proprio in questo Comune di fronte all’Outlet c’è una postazione di autovelox mobile decisamente fuori legge. La Polizia Locale di Castegnato, infatti, si nasconde dietro a dei cespugli e un cartello a terra posizionato esattamente a ridosso del rilevatore di velocità non rispettando, così, criteri di legge. Per questo motivo ho dedotto che anche il Comune Castegnato è alle prese con problemi di bilancio, lascio comunque al buon Sindaco il beneficio del dubbio e convengo con lui che esiste il problema della sicurezza stradale e del dovere di prevenire e scoraggiare gli eccessi di velocità che sono la prima causa degli incidenti stradali. E’ sotto gli occhi di tutti, tuttavia, che gli autovelox costituiscano quasi esclusivamente un provvedimento sanzionatorio e rappresentano un deterrente alla velocità soltanto per coloro che ne conoscono esattamente la dislocazione e gli effetti punitivi. Per tutti gli altri ignari automobilisti gli autovelox sono perlopiù trappole dislocate secondo criteri fondamentalmente repressivi ed iniqui che colpiscono ingiustamente migliaia di utenti con sanzioni eccessive. Per questo motivo, quindi, è necessario che gli autovelox da forme di trappole interessate vengano strasformati in utili strumenti di vera prevenzione rendendoli chiaramente visibili e consentendo, così, all’automobilista un rapido rallentamento ed adeguamento ai limiti imposti. In questo modo vengono sanzionati solo gli utenti dolosi che non rispetteranno una indicazione perentoria, chiara ed inequivocabile. E’ ormai consuetudine che di fronte ai bilanci falcidiati degli enti locali alcuni amministratori ricorrano all’uso sistematico degli autovelox, e misuratori di velocità in genere, più che per logiche riconducibili ad una reale sicurezza stradale a logiche di mera cassa. La vocazione di alcuni piccoli comuni di utilizzare gli autovelox su strade statali e superstrade lo sta a dimostrare, in quanto i ricavi delle sanzioni non vanno certo all’ente proprietario della strada. Mentre si sta attuando uno sforzo coeso per abbassare le cifre della mortalità stradale con risultati positivi e incoraggianti, certe amministrazioni minano lo sforzo costante di chi è in prima linea nel contrasto allo stragismo stradale. Mi auguro quindi che il Sindaco di Castegnato segua il buon esempio e non si limiti a pensare alle casse del suo Comune.
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