Oltre 1.100 profughi provenienti dl Nord Africa. E’ questo il numero complessivo che si ipotizza sia destinato al territorio bresciano. Ad oggi sono 245 i migranti accolti in provincia di Brescia ed ulteriori 195 sono attesi nei prossimi giorni. In base alla previsioni nella seconda ondata di arrivi – prevista nelle prossime settimane – altri 700 profughi potrebbero poi arrivare nel Bresciano.
Una situazione improponibile per il presidente della Provincia Daniele Molgora che oggi ha scritto una lettera alla “Cabina di regia” incaricata di gestire la ripartizione dei migranti sul territorio regionale, vale a dire il prefetto di Milano Francesco Russo e l’assessore regionale alla Protezione Civile Romano La Russa (oltre che, per conoscenza, al ministro dell’Interno Roberto Maroni).
“Si contesta fermamente” scrive Molgora “la mancata considerazione, tra i criteri finora seguiti nella ripartizione dei migranti, del dato relativo alla percentuale di presenze sul territorio. Infatti la percentuale di stranieri presenti sul territorio della Provincia di Brescia è di oltre il 16% cui si dovrebbe aggiungere un ulteriore quota riferibile ai clandestini, che attualmente porta questa provincia al terzo posto nazionale per numero di presenze e addirittura al primo posto per rapporto tra popolazione straniera e popolazione bresciana”. Molgora contesta poi l’aver concentrato la maggior parte dei migranti in Val Camonica – ben l’85% dei profughi arrivati nel Bresciano – “con conseguenti problematiche relative all’ordine e sicurezza pubblica” e con “potenziali criticità dovute alla difficoltà di fornire adeguata assistenza medica ai migranti”.
La provincia di Brescia” prosegue Molgora “non si è mai sottratta alle proprie responsabilità istituzionali e morali” ma questo territorio “ha già dato molto e non a caso la tensione sociale sul territorio è particolarmente elevata su questo tema. Dobbiamo quindi ricordare che abbiamo il fondamentale compito di assicurare la serenità e la sicurezza delle comunità locali. Non vorrei essere costretto” scrive Molgora “ad attivare misure restrittive della circolazione e di controllo sulle strade provinciali interessate, se non addirittura il blocco totale. Pertanto si chiede la rimodulazione dei criteri di ripartizione dei migranti assegnati al territorio lombardo, al fine di rendere tale ripartizione equa”
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