Recupero: “Non voterò l’Addizionale Irpef”. E’ la rottura definitiva con Paroli?
“Esprimo la mia contrarietà all’inserimento dell’addizionale Irpef e dichiaro apertamente che non voterò a favore della stessa in Consiglio anche se questo dovesse significare il mio allontanamento definitivo dalla maggioranza; non me la sento di avallare un provvedimento che è l’esatto opposto di quel principio che il centro destra ha sempre espresso in ogni campagna elettorale: ‘non mettere le mani nelle tasche dei cittadini’”. Con queste parole il consigiere Luigi Recupero – oggi nel gruppo Misto – annuncia che lunedì non voterà a fare dell’introduzione dell’addizionale. E lascia intendere che questa posizione potrebbe addirittura provocare la rottura definitiva dei rapporti con il sindaco Adriano Paroli.
ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO
La questione dell’addizionale IRPEF che la Giunta comunale di Brescia ha deciso di introdurre per far fronte al pagamento della metropolitana sta turbando fortemente la città e necessita di prese di posizioni nette.
E’ a tutti evidente come la responsabilità del debito ad oggi esistente sia da attribuire esclusivamente al centrosinistra che non solo ha voluto ostinatamente la metropolitana, incurante dell’espressa contrarietà all’opera manifestata dai cittadini bresciani, ma non si è nemmeno premurata di prevedere e provvedere per tempo al reperimento delle risorse necessarie a far fronte ai costi dell’opera stessa. A meno che il centrosinistra attuale non voglia negare ogni collegamento ed eredità con quello “corsiniano” non credo che possa ergersi a paladino dei bresciani dopo essere stato la causa del problema che oggi la città deve affrontare.
Ciò che ora mi chiedo è questo: è giusto che i bresciani dopo essere stati gabbati dal centrosinistra, che ha deciso di costruire la metropolitana contro la loro volontà, siano ora gabbati dal centrodestra, che decide di far pagare loro (con l’addizionale IRPEF) errori che sono della politica e non dei cittadini? La mia risposta è che tutto ciò non è ne giusto ne corretto, risponderà sicuramente ad una logica di regolarità di bilancio ma di certo dimostra che dopo le diatribe politiche a pagare è sempre la gente comune.
Per i motivi sopra esposti esprimo la mia contrarietà all’inserimento dell’addizionale IRPEF e dichiaro apertamente che non voterò a favore della stessa in Consiglio Comunale se anche questo dovesse significare il mio allontanamento definitivo dalla maggioranza; non me la sento di avvallare un provvedimento che è l’esatto opposto di quel principio che il centro destra ha sempre espresso in ogni campagna elettorale: “non mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.
Sono possibili altre soluzioni per risolvere il problema rispetto a quella di inserire l’addizionale IRPEF, di queste soluzioni parlerò durante la seduta del Consiglio Comunale di lunedi 27.
Credo che la città abbia bisogno di un nuovo “quadro di riferimento”, composto da forze politiche che dialoghino tra di loro e che non facciano pesare sui cittadini e sulle loro tasche gli effetti del proprio continuo “muro contro muro”.