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Matisse verso quota 250mila, domenica la chiusura. Dubbi sulla prossima mostra

Ancora due giorni per sfondare quota 250mila. E’ questo l’obiettivo a cui puntano gli organizzatori della mostra Matisse, la seduzione di Michelangelo. Alcuni giorni fa è stato superato il traguardo dei 230mila biglietti venduti, la soglia contrattuale posta dalla Loggia come “minimo garantito” (se infatti non fosse stato raggiunto Artematica – la società trevigiana che ha allestito l’esposizione – avrebbe dovuto pagare una penale).

Ora non resta che verificare se domenica sera i biglietti arriveranno a 250mila. “Siamo lì” spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Brescia Andrea Arcai “e comunque siamo molto soddisfatti perché in questo periodo di crisi generale e di tagli alla cultura noi abbiamo messo in piedi una grande mostra che ci ha dato risultati straordinari: è una delle esposizioni più visitate e apprezzate d’Italia”.

Il risultato è più basso di Inca (287mila visitatori), che però era durata sette mesi e non quattro come Matisse. “Abbiamo invece fatto meglio di Van Gogh, disegni e dipinti" ricorda maliziosamente Arcai "che era durata più o meno lo stesso periodo e si era fermata a 212mila".

Importante è stata anche la “tipologia” del visitatore: meno gruppi organizzati e più persone che hanno gironzolato per conto loro tra le sale di Santa Giulia, singoli, coppie, gruppetti di amici. "E’ la tipologia che ha più tempo a disposizione" spiega l’assessore "e che quindi è più incline a visitare la città e le sue bellezze. Come abbiamo sempre detto, le grandi mostre non devono essere fini a se stesse ma devono essere uno strumento per far conoscere Brescia e Santa Giulia”.

E dai riscontri in possesso dell’amministrazione pare proprio che i visitatori di Matisse non abbiano tralasciato di visitare Santa Giulia. "Questo era uno dei nostri obiettivi" spiega Arcai "tant’è che abbiamo pensato a un percorso espositivo non troppo lungo: Matisse si può visitare in un’oretta, l’audioguida dura 50 minuti. Poi resta il tempo per visitare il monastero, le altre esposizioni o fare un giro in città”.

Chiuso il capitolo Matisse, resta ora da capire quale sarà il futuro de "I colori della felicità", il ciclo di quattro mostre 2011-2014 ideato fa da Artematica, Fondazione Brescia Musei e Comune. Il piano iniziale prevedeva che dall’inverno 2011 alla primavera del 2012 Santa Giulia ospitasse “Il sorriso incantato di Renoir”.  Ora i soliti vincoli di spesa potrebbero mettere in dubbio l’esposizione. In questi giorni sono in corso trattative con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per capire quali siano i margini di manovra e quindi che budget si avrà a disposizione. Per ora Arcai non si sbilancia. “Abbiamo più opzioni” si limita a dire. L’idea è sempre quella di una grande mostra, e potrebbero esserci delle “sorprese”.

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Redazione BsNews.it

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