Ecco le reazioni a caldo del mondo politico bresciano
Il quorum c’è stato. E se nel centrosinistra il coro di soddisfazione è unanime, nel centrodestra le posizioni sono molto differenziate. Di seguito pubblichiamo le reazioni a caldo di alcuni dei protagonisti della vita politica bresciana.
20.03 Alfredo Bazoli (Pd, consigliere comunale) – HA VOTATO – “Queste consultazioni hanno un grande significato politico. Che va anche al di là del merito dei quesiti e dimostra ancora una volta lo scollamento tra la maggioranza di governo e il Paese”.
19.58 Federico Manzoni (Pd, consigliere comunale) – HA VOTATO – “Ho votato tutti e quattro i quesiti, e in uno – quello delle tariffe dell’acqua – sinceramente non mi sono espresso per il sì. Per il resto sono ben contento dell’abrogazione. Ma mi preme sottolineare soprattutto il risultato politico e il significato di questi referendum rispetto all’attuale situazione politica. Trovo che, con il voto, i cittadini abbiano voluto dare un’indicazione chiara sulla necessità di ragionare in maniera seria attorno a temi come la sostenibilità ambientale ed energetica, ma anche attorno a principi basilari della convivenza civile – come l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge – che negli ultimi anni sono stati tenuti un po’ in sordina”.
18.56 Andrea Arcai (Pdl, assessore comunale alla Cultura) – NON HA VOTATO – “Sono stupito dalla bassa affluenza alle urne su un tema importante come il nucleare. Evidentemente l’Italia è cambiata rispetto all’ultimo referendum sullo stesso tema, in cui la percentuale di votanti era stata molto più alta. In qualsiasi caso credo che chi ha votato sì abbia condannato il Paese al rallentamento della crescita economica e sociale”.
18.47 – Nicola Gallizioli (Lega, capogruppo in consiglio) – NON HA VOTATO – “Era mia intenzione recarmi alle urne per votare i quesiti sull’acqua: non l’ho fatto soltanto perché ho appreso che il quorum sarebbe stato facilmente raggiunto e la mia presenza, dunque, sarebbe stata inutile. L’esito del voto era prevedibile, sull’acqua come sul nucleare (e questo un po’ mi spiace) arrivando al legittimo impedimento, in cui il dilagare dei sì è stato il frutto dell’antiberlusconismo dilagante di questo periodo. La vera sberla, per il centrodestra, è stata quella delle amministrative, in particolare col risultato di Milano. Questi referendum ponevano temi popolari, che sono cari anche una buona parte dei militanti leghisti”.
17.18 Mariachiara Fornasari (Pdl, consigliere comunale) – NON HA VOTATO – “Non caricherei questo voto di un significato politico, in quanto il referendum è ormai uno strumento svuotato del suo significato originario. Non sono tuttavia contenta dell’esito del voto, soprattutto per quanto riguarda il nucleare, perché il risultato ci allontana sempre di più dall’Europa che cresce e guarda al futuro”.
17.10 Claudio Bragaglio (Pd, consigliere comunale) – HA VOTATO – “Un risultato straordinariamente positivo, che offre l’idea di un cambiamento profondo del Paese e passa anche attraverso la significativa partecipazione dell’area cattolica, che si è resa protagonista della vittoria insieme allo schieramento progressista”.
17.10 Luciano Cantoni (Api, consigliere comunale) – HA VOTATO – “Un ottimo risultato: dopo decenni si è finalmente raggiunto il quorum e questo dimostra che quando i quesiti hanno valore la gente ne comprende l’importanza e va a votare”.
17.08 – Emilio Del Bono (Pd, capogruppo in Loggia) – HA VOTATO – “La partecipazione al voto è stata altissima, soprattutto in città. Nonostante lo ‘state a casa’ di Bossi e Berlusconi i cittadini hanno ritenuto più opportuno optare per una partecipazione massiccia e consapevole al voto. Mi pare un ulteriore segnale dell’incrinatura sempre più profonda tra paese e governo”.
17.04 – Roberto Toffoli (Pdl, consigliere comunale) – NON HA VOTATO – “Non credo sia stata una bocciatura politica, anche se il centrodestra ha gestito male la partita. In qualsiasi caso prendiamo atto dei risultati e ne trarremo le dovute conseguenze. Ma spiace osservare che ancora una volta gli italiani hanno perso un’occasione per creare un futuro migliore”.
16.50 – Donatella Albini (Sel, consigliere comunale) – HA VOTATO – “Ho finito il turno di notte e mi sono subito recata a votare. Questa è stata una vittoria di cittadini e cittadine che hanno voluto riaffermare il modello di una democrazia vera e partecipata. Dicendo tre no chiari ad altrettanti punti cruciali della politica del governo Berlusconi: la privatizzazione dell’acqua, il nucleare e il legittimo impedimento, su cui è stato ripristinato il principio per cui siamo tutti uguali davanti alla legge”.
16.40 – Mario Labolani (Pdl, assessore comunale ai Lavori Pubblici) – NON HA VOTATO – “Mi spiace che i soliti noti abbiano rivendicato la vittoria, quando è evidente che si è trattato di un voto trasversale. E l’alta affluenza della Val Camonica leghista ne è la riprova. Io comunque non ho votato perché ritengo i referendum abrogativi inutili: le consultazioni dovrebbero essere propositive. E comunque le leggi deve farle la politica”.
16.35 – Giacomo Lini (Lega, presidente circoscrizione Sud) – NON HA VOTATO – “Il raggiungimento del quorum dà senza dubbio un significato a questa consultazione, forse la consultazione è stata troppo politicizzata da qualcuno, ma di sicuro è l’ennesimo campanello d’allarme di cui il centrodestra in futuro non potrà non tenere conto”.