Nei giorni scorsi finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia, collaborati da equipaggi dei “Baschi Verdi” della locale Compagnia e di personale della Polizia Locale di Brescia, nell’ambito dell’operazione denominata “SMS 2010”, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Brescia Silvia Bonardi, hanno arrestato per traffico di droga tre persone, dimoranti nella zona della Val Trompia.
Una di queste è S.R., cinquantenne, nativo di Laureana di Borrello (Rc) ma residente a Villa Carcina, già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti al traffico di sostanze stupefacenti, ritenuto uno dei maggiori esponenti della malavita locale. Gli altri due uomini tratti in arresto son D.G., cinquantenne pluripregiudicato, nativo di Brescia e residente a Collio e M.M., ventiseienne, nato nel bresciano ma di origini calabresi, residente a Sarezzo. I tre erano in grado di “movimentare” decine di chilogrammi di polvere bianca provenienti dal Sud America.
L’indagine condotta dai finanzieri del G.I.C.O. ha avuto inizio nel mese di settembre 2010, quando gli investigatori scoprivano che alcuni trafficanti di droga della provincia bresciana erano in contatto con Ferrari Stefano, noto narcotrafficante bresciano, latitante dal 2002, destinatario di diversi provvedimenti restrittivi della libertà personale ai quali era sfuggito rifugiandosi in Sud America. Questi ultimo, infatti, non soltanto sfuggiva alla cattura, ma – una volta stabilitosi in Sud America – avviava un fiorente traffico di cocaina destinata in Italia e, in particolare, nella provincia bresciana.
I finanzieri, pertanto, prima localizzavano il citato latitante in Bolivia e, attivando la polizia di quello Stato – per il tramite della Direzione Centrale Servizi Antidroga – giungevano alla cattura dello stesso e di altre 3 persone, di cui uno bresciano, che si trovavano con il fuggiasco e ne favorivano la latitanza; poi continuavano ad indagare sui soggetti italiani risultati in contatto con quest’ultimo.
Emergevano, così, ulteriori soggetti appartenenti alla criminalità organizzata sia bresciana che calabrese, tra i quali alcune persone risultate affiliate a “‘ndrine” della locride.
L’operazione del GICO, che oggi giunge a conclusione, con i tre citati arresti, ha nel tempo condotto anche ai seguenti risultati:
Contestualmente agli arresti eseguiti, sono state effettuate perquisizioni locali nel corso delle quali è stato rinvenuto denaro contante per circa 10.000 euro, che è stato sottoposto a sequestro così come 2 autovetture ed una moto di grosse cilindrate.
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