A Gussago una pista internazionale per modellini d’auto. Ma è abusiva

(da.bac.) – Da nove mesi a Gussago c’è una nuova pista di automodellismo. Una pista all’avanguardia, di livello internazionale: quattrocento metri di tracciato, rampe di lancio, corsia box, palco per i piloti, 50 box coperti, tribuna, casetta per la direzione, servizio ristoro, area per pulizia delle macchine. Ogni fine settimana centinaia di appassionati di auto radiocomandate si ritrovano in via Staffiotti, proprio a fianco del campo del Gussago Calcio 1981. Peccato che la struttura sia completamente abusiva. Non un’autorizzazione, non un atto formale che dia il consenso alla sua realizzazione. Inaugurata a fine settembre del 2010, la pista rischia ora di scomparire perché Comune e Sovrintendenza hanno fatto le verifiche del caso e ne hanno evidenziato l’abuso.

Tutto nasce da una segnalazione di alcuni cittadini che – la scorsa estate – hanno notato strani lavori accanto al campo da calcio. Lì dove prima c’era un boschetto, stava infatti nascendo una strana pista. La segnalazione è arrivata al presidente della commissione urbanistica di Gussago, Matteo Codenotti. “Sì, è vero. Ho fatto qualche approfondimento e ho chiesto all’ufficio tecnico se vi fossero le autorizzazioni necessarie, mai pensando che non ci fosse nulla. E invece…” E invece la struttura è stata realizzata senza alcun atto formale che ne desse il beneplacito. Da quello che risulta a bsnews.it l’operazione sarebbe partita da Renato Verona, per 10 anni assessore allo sport di Gussago, ex candidato sindaco e presidente del Gussago Calcio. La società sportiva, che da decenni è affittuaria del campo sportivo, di proprietà della Metra, avrebbe proposto all’associazione Ospy Team – alla ricerca di una nuova area per la propria pista – la possibilità di realizzarla nello spazio accanto al campo. Come si legge sul sito dell’associazione, “nel 2009 Ospy-team si è impegnata nella costruzione della nuova pista , grazie all’appoggio dell’associazione Calcio Gussago e al supporto finanziario della società leader mondiale nel modellismo Nova Rossi World srl”. Proprio a cavallo dell’inaugurazione le voci sull’abuso hanno però iniziato a diffondersi e sono iniziate le verifiche. “Noi agli atti non avevamo nulla” confermano dall’Ufficio Tecnico. “Dopo le segnalazioni abbiamo controllato e abbiamo accertato che sul luogo c’era una nuova realizzazione priva di provvedimento edilizio”. Ma c’è di più. Perché da un punto di vista urbanistico la pista sarebbe anche sanabile. Il problema è che l’area è vincolata sotto il profilo ambientale e paesaggistico e la Sovrintendenza ha dato “parere sfavorevole”. Al Comune e al Calcio Gussago è così stata spedita una lettera in cui – anche se in maniera un po’ sibillina – si chiede il ripristino della situazione precedente. “E’ opportuno” si legge “che sia ripristinato l’andamento naturale del terreno con la conseguente rimozione della barriera di terreno” posta a delimitare la pista. Un parere vincolante, che bloccherebbe anche un ipotetico condono della struttura. Lunedì la questione è stata discussa dalla giunta comunale. “Guardi” spiega l’assessore all’Urbanistica Luca Aliprandi “la società Gussago Calcio aveva presentato domanda di sanatoria. Domanda legittima perché il Pgt ora adottato permette di fare questo tipo di strutture. Ma sono stati omessi i passaggi in commissione e alla Sovrintendenza la quale ha dato parere negativo e ci ha detto che l’area va ripristinata. Si tratta di un parere non aggirabile. Noi lunedì abbiamo dato mandato all’ufficio tecnico di procedere come da legge: abbiamo emanato un’ordinanza di sgombero e ripristino. Hanno tempo 60 giorni" continua Aliprandi. "Ovviamente possono fare ricorso al Tar ma mi sembra stupito sprecare denaro e tempo. Se anche ottenessero ragione, dovrebbero ripresentare la pratica e richiedere il parere della Sovrintendenza. Parere che è già stato dato e non vedo perché dovrebbe cambiare”. Ma di chi è la responsabilità? Solo leggerezza? I referenti dell’associazione Ospy Team preferiscono non parlare. Spiegano solo che il loro riferimento era il Calcio Gussago e che “ci sono dei problemi ma li stiamo sistemando”. Pare che a fine luglio sia in programma un raduno in difesa della pista. La verità, commenta invece Aliprandi, è che “si sono fatti i conti senza l’oste. Che ne risponde è il Calcio Gussago, sono loro che devono ripristinare l’area. L’ex assessore Verona forse pensava di vincere le elezioni e di riuscire a sistemare le cose. Ha peccato di presunzione. Ora ci vengono a dire che così si mette a rischio un’iniziativa che porta gente in paese e che crea un indotto da 500 persone. Ma questi sono ricatti inaccettabili. Se ci sono delle regole, vanno rispettate”.

Per parte sua Renato Verona preferisce non commentare. “Sono sereno” si limita a dire. “Lo scempio che avrei commesso non è altro che la sistemazione di un’area dove c’erano solo rovi e sterpaglie e dove ora c’è una pista di automodellismo di livello mondiale”. Gli atti dicono che non è regolare. “So cosa dicono gli atti, ma io seguirò ogni via istituzionale per far sì che Gussago non venga privata di questa bella iniziativa. Di più per ora non dico”.  

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Redazione BsNews.it

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