L’ex Oviesse è costato troppo? Per l’ex candidato sindaco Cesare Giovanardi, oggi nel direttivo del Pd, decisamente sì; una cifra definita “abnorme”, tanto che lo scorso 25 maggio Giovanardi ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Niente affatto, replica Riccardo Franceschi, presidente di Brixia Sviluppo, la controllata del Comune che ha acquistato l’immobile. Squadernando dati e atti notarili Francheschi che ha querelato Giovanardi per diffamazione – spiega che il prezzo (8, 8 milioni) è anzi stato vantaggioso per le casse pubbliche. Ora la faccenda verrà sviscerata in Tribunale. Già giovedì dovrebbe esserci la prima udienza.
L’ACCUSA
Nel suo esposto Giovanardi spiega che il Comune di Brescia ha acquisito attraverso Brixia Sviluppo l’ex Oviesse al prezzo «ingiustificato» di 8 milioni e 770 mila euro: trattandosi di 3.601 metri quadrati (“da ristrutturare”) significa 2.436 euro al metro. “Una cifra abnorme” sbotta Giovanardi. Per arrivare a quela cifra, il Comune nel 2008 commissionò una perizia che teneva conto del listino della Borsa immobiliare della Camera di commercio di Brescia e dei dati dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia del territorio. Il risultato fu che venne attribuito un valore di 2900 euro al metro, ossia 10.4 milioni complessovi. Ma recuperando quei documenti Giovanardi si è accorto che la Borsa immobiliare per edifici “da ristrutturare”, in quella zona, dava valori da 750 a 1000 euro al mq. L’Osservatorio indicava invece per l’agibile commerciale valori tra i 1.610 e i 2.010 euro al metro quadrato. La realtà "fattuale e oggettiva" di Giovanardi è che per un immobile dal valore di circa 5 milioni il Comune ne ha spesi 8,8. Tutto questo se l’edificio viene considerato in zona B4, ovvero in corso Mameli, meno di pregio rispetto alla zona B1, ovvero corsetto sant’Agata dove l’immobile ha un portone d’ingresso. Potrà sembrare una questione formale e di secondo piano, invece proprio qui sta il vero nodo.
LA DIFESA
La tesi di Brixia Sviluppo è infatti basata su un dato: l’immobile non è accatastato in corso Mameli, ma in corsetto Sant’Agata. L’ex Oviesse è infatti parte maggioritaria (l’85%) del condominio «Corsetto Sant’Agata». La perizia citata da Giovanardi cita atti e documenti che confermano questa tesi, al cui sostegno vi sarebbero anche i documento dell’Agenzia del territorio. In zona B1 – corsetto sant’Agata – i valori al metro quadro salgono parecchio anche per un immobile da ristrutturare: tra 2.870 e 4.160 euro. A questo punto il prezzo pagato da Brixia Sviluppo (2436) risulterebbe davvero conveniente. e giustificano il prezzo di 2.436 euro (8,77 milioni in totale) pagato da Brixia Sviluppo.
LA CONTROREPLICA
Corsetto sant’Agata? Niente affatto, replica ancora una volta Giovanardi e tira fuori le prime pagine della perizia di stima in cui l’immobile è indicato “sito in corso Mameli 23”.
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