(a.t.) Sabato 11, per la maggioranza di Palazzo Loggia, sarà un momento decisivo. Tutti i consiglieri comunali del centrodestra, gli assessori, il sindaco e i cinque presidenti di circoscrizione, infatti, saranno chiamati a raccolta in un hotel cittadino per discutere di come dare nuovo slancio all’azione amministrativa. Un appuntamento che – a dispetto di quanto potrebbe sembrare – non trae origine dal preoccupante risultato delle ultime elezioni. L’impulso all’iniziativa, infatti, è tutto interno. E risponde in particolare alle pressioni dei cosiddetti "critici" – i consiglieri Luigi Recupero, Angelo Piovanelli e Giorgio Agnellini – che ancora a marzo avevano fatto mancare il sostegno al documento programmatico di metà mandato e, successivamente, vincolato l’appoggio al Bilancio preventivo alla richiesta "di riaprire un dibattito sulle priorità di mandato nel prossimo biennio".
Il sindaco, al dunque, aveva ceduto. E ora – proprio in coincidenza con gli sviluppi nazionali – sta per arrivare il momento della verità. L’incontro, secondo indiscrezioni, durerà da mattina a sera (inizialmente si era addirittura parlato di una due giorni) e sarà rigorosamente a porte chiuse. La scaletta dei lavori verrà decisa lunedì durante una riunione dei presidenti di commissione a cui prenderanno parte anche Paroli, il vicesindaco Fabio Rolfi e, per i "critici", Angelo Piovanelli (nel ruolo del coordinatore dei lavori). Un passaggio che potrebbe non essere indolore.
La Lega Nord, infatti, non sembra aver accolto con particolare entusiasmo l’iniziativa e qualche frizione interna alla maggioranza si è verificata anche in occasione del recente annuncio di Paroli di conferire la delega all’Expò ad Agnellini. Inoltre nel centrodestra rimangono diverse vedute su quali debbano essere i confini dell’iniziativa, ovvero se si debba discutere semplicemente di piccoli aggiustamenti al programma e di nuove relazioni giunta-consiglio o se quella dell’11 possa diventare l’occasione per rimettere in discussione tutto, aprendo anche all’ipotesi di nuove proposte operative. Di certo, lunedì, il confronto sarà particolarmente acceso. Ma difficilmente il Carroccio potrà porre il veto sull’iniziativa. Anche perché in quel caso settori della maggioranza potrebbero essere tentati di procedere in autonomia. E lo strappo interno al centrodestra diventerebbe davvero pesante. Insomma. L’appuntamento dell’11 può essere l’inizio di una nuova fase amministrativa. Oppure rendere ancora più difficile la vita ad Adriano Paroli.
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