Alle 10.12 otto palloncini bianchi sono stati liberati nel cielo. Nello stesso momento otto rintocchi hanno rotto il silenzio della piazza. Poi un lungo applauso. Così questa mattina, in piazza Loggia, la città ha voluto ricordare le otto vittime della strage del 28 maggio 1974. Una strage ancora impunita, dopo l’assoluzione dei cinque imputati dell’ultimo processo che si è chiuso nel novembre scorso. Alcuni cittadini – con il volto coperto da una maschera – hanno distribuito un volantino con scritto “Senza giustizia non si può dare un volto alle vittime”. Senza i nomi dei colpevoli, infatti, è come se i volti delle otto vittime scomparissero. Presente sul palco delle commemorazioni ufficiali anche Franco Castrezzati, il sindacalista della Cisl che il 28 maggio 1974 stava svolgendo il suo intervendo quando è scoppiata la bomba. “E’ una scena che non potrò mai dimenticare” ha spiegato commosso.
Sopra il palco posto accanto alla stele, lo striscione dei sindacati: “Noi non dimentichiamo”. La città continuerà a chiedere che ci sia una risposta a questo desiderio di verità e giustizia”, ha spiegato il sindaco Adriano Paroli. Alla stele l’omaggio di fiori delle scuole e di tanti cittadini, ma anche quello dei migranti che stanno protestando per ottenere il permesso di soggiorno.
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