Dietrofront del Viminale sulla questione migranti e permessi di soggiorno. Ieri era infatti stata data la notizia della circolare ministeriale (datata 24 maggio) che sbloccava la situazione: il documento conteneva infatti le indicazioni alle prefetture per il rilascio dei documenti a chi ne avesse diritto. Giovedì sera però il ministero ha emanato una nuova circolare che sospende quella di tre giorni fa. Ciò, si spiega, “in relazione alla necessità di effettuare ulteriori e più approfondite valutazioni sull’argomento, per corrispondere compiutamente ai numerosi quesiti interpretativi” relativi alla circolare del 24 maggio.

Duro il commento della Cgil. “Siamo sconcertati per l’approssimazione, la leggerezza e la noncuranza del ministero dell’Interno guidato da Roberto Maroni” si legge in una nota. “Non ci sono altre parole per definire la decisione (protocollo 4027 di ieri sera) di dichiarare «temporaneamente sospese» le indicazioni contenute nella circolare 3958 del 24/5/2011 con la quale si definisce non ostativo il rilascio del permesso di soggiorno a chi non aveva ottemperato a un decreto di espulsione e aveva fatto richiesta di sanatoria nel 2009. La decisione di sospendere le indicazioni contenute nella circolare 3958 è legato, si legge, «alla necessità di effettuare ulteriori e più approfondite valutazioni sull’argomento, per corrispondere compiutamente ai numerosi quesiti interpretativi relativi alla richiamata circolare». Chiediamo che questo pasticcio – continua la nota –  venga risolto in poche ore. Da troppi mesi oramai si sta giocando sulla vita di decine di migliaia di persone e quest’ultima vicenda – paradossale anche per la tempistica, la vicinanza con la scadenza elettorale, la manifestazione del 28 maggio e il clima sociale nazionale – ne è l’ulteriore conferma”.  

“Sconcertato” anche il segretario generale della Cisl di Brescia Enzo Torri. “Siamo veramente sconcertati – ha commentato Torri – per la leggerezza con cui da parte del ministero si affrontano temi tanto delicati. Sembra una decisione presa guardando più alla scadenza elettorale che a tutto il resto, ma così facendo il Ministro si mette sullo stesso piano dei sostenitori di ‘gesti di protesta eclatanti’ (come li chiamano loro). Possiamo solo augurarci che il Viminale confermi l’orientamento della circolare del 24 maggio rendendo giustizia alle persone che costruiscono la loro prospettiva di vita a partire dal permesso di soggiorno nel nostro Paese”. 

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Redazione BsNews.it

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