Si allarga la protesta contro la soppressione degli scuolabus: lunedì la questione approda in Consiglio
La questione sta lentamente ma inesorabilmente diventando piuttosto spinosa per la Loggia. Dopo il caso dei genitori degli alunni della scuola media Bettinzoli, anche quelli della Virgilio, della Carducci e della Franchi, tutte le scuole in cui il servizio è attivo (per ora) hanno iniziato a farsi sentire in merito all’intenzione annunciata dal Comune di sopprimere il servizio di trasporto degli alunni tramite scuolabus.
Perché? Perché costa ovviamente. Sebbene al momento delle iscrizioni al nuovo anno scolastico (avvenute a gennaio) i genitori non sapessero nulla, anzi ebbero precise garanzie da parte di Di Mezza, poche settimane fa agli alunni delle future classi prime è stato detto che il servizio non verrà offerto. Un bel problema per i genitori degli alunni della Bettinzoli, ma ora anche per quelli degli altri istituti cittadini, che dovranno cambiare la scelta della scuola oppure attivare per i figli un abbonamento annuale a Brescia Mobilità oppure ancora, come è stato ipotizzato, rivolgersi a una ditta privata, con evidente sovrapprezzo rispetto a quanto pagato al comune (70 euro l’anno).
Alberto Martinuz e Giuseppe Ungari, esponenti Pd, porteranno la questione in Consiglio Comunale.