(a.t.) “Avanti tutta con il nuovo stadio”. A dirlo è l’assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani, per cui la retrocessione in B delle Rondinelle non farà venir meno il progetto della Loggia di dar vita a un parco dello sport – con tanto di palazzetto dello sport e Rigamonti bis – nell’area delle cave di San Polo. “Mi spiace per il Brescia”, sottolinea l’esponente del Pdl, “ma nella sfortuna oggi abbiamo la ‘fortuna’ di disporre di un anno in più per valutare il progetto e lavorare alla realizzazione di un impianto modernissimo, che si adatti alla massima serie e all’eventualità di sfide internazionali”. Insomma: “Nessun passo indietro, anzi”.
La questione del nuovo stadio, infatti – secondo Labolani – si lega anche al rinnovamento degli assetti della società guidata da Gino Corioni. “Il Brescia”, sottolinea l’assessore, “non può continuare a fare la spola tra serie A e serie B. Una provincia e una città come questa meritano di più: a noi spetta il compito di costruire uno stadio adeguato, alla società quello di aprirsi a una nuova cordata – coinvolgendo le tante forze vive del nostro tessuto economico – per tornare il prima possibile nella massima serie e dar vita a un progetto di lungo respiro”. Parole che suonano come una “benedizione” delle voci secondo cui figure del calibro di Pasini e Bazoli sarebbero pronte a impegnarsi per garantire un futuro alla società.
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