Le guardie giurate sfilano per solidarietà al collega di Quinzano
Non è un’iniziativa sindacale, né politica né tantomeno di protesta nei confronti della giustizia che tiene rinchiuso in carcere il loro collega. Si tratta solamente di un messaggio di solidarietà rivolto a Mauro Pelella, la guardia giurata che lunedì scorso ha ucciso due banditi all’esterno di una banca a Quinzano d’Oglio, e da allora si trova rinchiuso in carcere a Canton Mombello.
Sabato mattina dalle ore 9 da piazza Garibaldi sfileranno guardie giurate e vigilantes bresciani ma anche tanti amici e parenti, che arriveranno in stazione verso le 11. Durante il percorso ci saranno cori, canzoni e striscioni ma niente bandiere o slogan politici o sindacati. Tutte le energie saranno incanalate nei confronti di Pelella e della sua famiglia (tra l’altro appena cresciuta di numero, con la recentissima nascita di un pargoletto).
Nel frattempo le indagini e il lavoro degli avvocati in causa proseguono. La discriminante tra la legittima difesa e l’omicidio sta nel dubbio se Pellela sia stato minacciato dall’auto in corsa dei due banditi o meno. La difesa dell’avvocato Patrizia Scalvi afferma di sì: Pellela si sarebbe spaventato e avrebbe sparato perché l’auto dei rapinatori stava cercando di colpire il furgone della Fidelitas su cui stava la guardia.
a.c.