Garda, il super-comitato perde un altro pezzo. Dopo Lazise anche Salò dice no all’associazione di Brancher

L’associazione “Lagodigarda tutto l’anno” perde un altro pezzo (leggi qui). Dopo il no di Lazise, ieri sera è arrivato anche quello di Salò. Il consiglio comunale salodiano ha infatti bocciato l’adesione al consorzio voluto dell’ex ministro (anche se per poco) Aldo Brancher al quale avrebbero dovuto aderire tutte le località delle tre sponde del lago. Nove i voti favorevoli, dieci i contrari, due gli astenuti. “Abbiamo perso l’occasione di organizzare manifestazioni congiuntamente” ha commentato alla fine il capogruppo della maggioranza Giorgio Toffoletto.
Le perplessità delle opposizioni si sono concentrate proprio sulla figura di Brancher. Vincenzo Zambelli (Pd) e Gianluigi Pezzali (Msi) hanno ricordato le sue vicende giudiziarie mentre dubbi sono stati avanzati anche sulla necessità di creare un nuovo organismo. “Esistono già la Comunità del Garda e i Consorzi di promozione turistica, perché costituire un altro ente?”. Ente la cui organizzazione non è per altro ben chiara: “Chi vede i bilanci, chi controlla le società coinvolte, le nomine?” Insomma, il è che possa nascere “un comitato d’affari, attento solo a curare i propri interessi”.
Il sindaco Barbara Botti ha illustrato i progetti dell’associazione e spiegato che i finanziamenti arriverebbero da sponsor privati ma anche da Regioni e Ue. «E’ la prima volta che si affronta un discorso in termini unitari», ha poi sottolineato. Ma alla fine il voto è stato contrario e il 16 aprile quando a Desenzano vi sarà la firma dell’atto costitutivo di “Lagogarda tutto” mancheranno già pezzi importanti.