Damiano Galletti ha preso una cantonata, la sentenza della Corte costituzionale non riguarda noi e il nostro regolamento di Polizia urbana non è in pericolo. A dirlo è il vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi che risponde così alla polemica sollevata dal segretario della Cgil. La Corte, chiarisce l’esponente del Carroccio, ha contestato il potere di ordinanza dei sindaci su questioni contingenti ed urgenti, specificando chiaramente che questi provvedimenti devono essere adottati non da un organismo monocratico da un organo collegiale. Questo, aggiunge, è proprio il caso del nostro regolamento, che è stato votato dal Consiglio comunale. Dunque posso rassicurarlo: continueremo ad applicare le norme in esso contenute – che non sono in pericolo – con ragionevolezza e fermezza per rendere la città più sicura.
Quanto al versante politico, invece, Rolfi prende le distanze dalla sentenza. Non mi ha stupito, sottolinea il vicesindaco, perché l’orientamento della magistratura è quello da tempo, ma ritengo comunque che la decisione sia sbagliata perché i sindaci non possono essere dei semplici passacarte e comunque un conto è l’ordine pubblico che resta di competenza statale mentre un altro sono gli interventi sulla sicurezza urbana: provvedimenti che riguardano fenomeni minori e che permettono al sindaco di dare una risposta su questioni come la prostituzione e l’abusivismo commerciale, che noi stiamo combattendo da tempo con risultati importanti.
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