Cosa succede nel Pdl bresciano? La risposta esatta è sconosciuta perfino ai protagonisti della vicenda. Perché la certezza oggi è una sola: il mondo dei militanti che non fa riferimento all’asse ex An-Cl è in fermento. Il vicecoordinatore provinciale Giuseppe Romele, infatti, sta acquisendo sempre maggiore autonomia rispetto al ministro Mariastella Gelmini: la corrente, formalmente, resta ancora la stessa, ma i maliziosi raccontano che siano in atto da tempo movimenti dell’uno e dell’altro per “accaparrarsi” i militanti fino a ieri condivisi. Anche l’ex leader del partito, Franco Nicoli Cristiani, sta riorganizzando le truppe. E, sul fronte alleanze, oggi pare guardare soprattutto a Romele, con cui ieri si è incontrato durante una cena “di corrente”. L’obiettivo di entrambi è chiaro: ricostruire un gruppo forte – dopo il fallimento del cosiddetto correntone – per contare di più, sia in Loggia (dove la componente An-Cl sarebbe sovrarappresentata), sia nelle nomine, sia all’interno del partito. Su quest’ultimo fronte, in particolare, gli ex forzisti puntano a scalzare la coordinatrice provinciale – fresca di nomina a vicecoordinatrice lombarda – Viviana Beccalossi. Un posto che formalmente dovrebbe andare agli ex An (quindi, in pole, ci sarebbe Stefano Saglia).
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