“50 anni di nucleare, rischi e opportunità”. E’ questo il titolo della conferenza aperta al pubblico organizzata per domani dall’Università Cattolica di Brescia (inizio ore 15 – aula Magna di via Musei 41). La tragedia sismica che ha colpito il Giappone e il devastante effetto domino indotto dallo tsunami con alluvioni, esplosioni, distruzioni e incendi, hanno drammaticamente mostrato come rischi naturali e tecnologici siano, in una società industrialmente avanzata, fatalmente intrecciati.
Ciò vale ancor più nel settore energetico che, di una società economicamente sviluppata, è la vera spina dorsale. Ciò che sta avvenendo nella centrale nucleare di Fukushima, già oggi classificabile come il più grave incidente nucleare nella storia dopo Chernobyl, va infatti inserito in un quadro ancora più allarmante se si tiene conto dei disastri che il sisma ha prodotto in altri segmenti strategici della produzione e trasformazione di energia.
L’Università Cattolica ha deciso di organizzare una conferenza divulgativa aperta al pubblico con Antonio Ballarin Denti, fisico dell’ambiente e Emanuele Cavaliere, fisico nucleare che discuteranno del tema sollecitati da Claudio Venturelli, firma del Giornale di Brescia.
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