La Provincia, non senza polemiche, si sgancia dal progetto di sostegno all’università bresciana e la Loggia decide di andare avanti da sola. Anzi: decide di rilanciare, con una brusca accelerata per quanto riguarda la creazione del tanto agognato campus universitario presso l’ex caserma Randaccio. Questo in sostanza quanto emerso dalle parole dello stesso sindaco di Brescia, intenzionato più che mai a portare a casa un risultato tangibile riguardo al campus pur senza l’apporto del Broletto.
Dalla Provincia il comune non riceverà nessun aiuto: da qui l’idea di chiudere l’esperienza “Eulo” e di rilanciare con “Fondazione Eulo”, una fondazione snella (da 3 a 7 membri nel Cda, da 5 a 9 membri nel comitato scientifico, tutti senza compenso, scelti nel mondo scientifico tra le persone di spicco con alle spalle esperienza nel mondo dell’istruzione o dell’impresa). Il comune non sborserebbe più di quanto sborsava prima, 500 mila euro l’anno: per questo Paroli non ha voluto far mancare l’apporto della Loggia, soprattutto in un momento tanto difficile per l’università. Nini Ferrari, consigliere comunale con delega all’università, ha illustrato la bozza di statuto della fondazione: plauso bipartisan.
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