A volte la giustizia funziona. Anche a distanza di 11 anni dall’accaduto. Anche in un paese diverso dal quello in cui è avvenuto l’illecito. Anche per un episodio tuttosommato non troppo grave.
I fatti. Mercoledì Stefan Vlaesco, romeno 32enne, ha avuto una piccola colluttazione con un connazionale all’interno del dormitorio di via Rose. Convinto di essere nel giusto ha chiamato la polizia per avere giustizia. E giustizia ha avuto, peccato non fosse quella che desiderava lui. Sì perché dopo averlo portato in ospedale per una medicazione (Stefan è stato colpito alla testa dal connazionale) la polizia, su segnalazione dell’Interpol, l’ha portato in carcere. Nel 2000, quando ancora si trovava nel suo paese d’origine, Stefan avrebbe scavalcato la ringhiera dell’abitazione di un suo vicino di casa cercando di rubare un po’ di tubi di ferro. Riconosciuto e messo in fuga dal proprietario, Stefan ha cercato rifugio in Italia. Poco dopo però un tribunale romeno lo ha condannato a 3 anni di carcere. Carcere che dovrà scontare ora, a 11 anni di distanza. Solo una denuncia per l’aggressore del dormitorio.
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