L’ex sindaco Corsini: alle amministrative 2013 non sarò sicuramente assente

di Federica Papetti – Paolo Corsini, già sindaco di Brescia e oggi parlamentare nelle fila del Partito Democratico, conversa con Bsnews sui temi dell’attualità bresciana.

Onorevole Corsini nei giorni scorsi, in occasione della consueta conferenza stampa di fine anno, il sindaco Paroli ha rilanciato la necessità di un nuovo patto sociale per la città. Un patto tra anziani e immigrati? Che pensa, anche alla luce della protesta sulla gru, evento che ha polarizzato la città tra chi solidarizzava e chi, invece, invocava il ripristino della legalità ad ogni costo?

Io parlerei di un patto tra la città e immigrazione tramite politiche rette sull’interculturalità. Quanto alla alla drammatica protesta degli immigrati sulla gru, in quel frangente si è evidenziata la totale assenza dell’Amministrazione sostituita dall’azione di sindacati, Curia, Pd e altri settori della società civile. Anzi, l’Amministrazione ha solo drammatizzato i toni con l’operato di quella controfigura di commissario di polizia che è il nostro vicesindaco. Con la mia Giunta erano stati messi in campo percorsi di cittadinanza strutturati in diversi ambiti e con molteplici iniziative, un programma frutto di un lavoro decennale che è stato progressivamente smantellato per essere sostituito da una politica miope ed insipiente. Prenda la sicurezza, concepita solo in termini di ordine pubblico, invece che sicurezza sociale. Ecco sono approcci di questo tipo che esacerbano il conflitto senza rinnovare il patto appunto tra città e immigrati.

Il sindaco Paroli, però, quando citava gli anziani evidenziava in particolare il cambio demografico della città e sottolineava come nella graduatoria delle case popolari, per esempio, i bresciani che hanno contribuito alla costruzione della città si vedano scavalcati da numerosi immigrati che un tempo, invece, non c’erano?

Il problema della casa è una grave emergenza, ma anche in questo settore l’attuale Giunta ha archiviato le politiche attuate in passato e smantellato i diversi progetti pensati per le fasce più deboli, penso alle case per i sinti.

Proprio in merito alla gru, sul nostro sito è scaturita una polemica che ha visto il Pd contrariato da alcune dichiarazioni di Damiano Galletti, segretario della Cgil che aveva denunciato l’assenza del Pd in quella drammatica vicenda. Lei cosa ne pensa?

Innanzitutto devo sottolineare l’efficace operato della Cgil sul fronte immigrazione, penso ai vari ricorsi per il bonus bebè, penso alla gestione del caso Adro o a di quello di Gavardo. Tutte circostanze nelle quali il sindacato guidato da Galletti ha agito in modo sapiente, saggio ed efficace in difesa della democrazia. Quanto all’affermazione dell’assenza del Pd nella vicenda gru trovo tale giudizio improprio ed ingeneroso perchè andrebbe valutata l’azione nel complesso. Io e l’onorevole Ferrari siamo i protagonisti di alcune interrogazioni in Parlamento, Bragaglio è uno degli autori del testo sul quale si è formata la mediazione.

Cambiando argomento e passando al Musil, sembra che il progetto da Lei caldeggiato anche con un a missiva indirizzata direttamente al sindaco tramite la stampa locale non si farà. Il bilancio non lo permette.

Il Musil è un progetto che guarda la futuro, è un luogo di innovazione e un’occasione di di impiego e lavoro. I problemi dei bilanci comunali sono responsabilità di un Governo che attua politiche poco federaliste. Quelle del Governo attuale sono politiche etno-nazionaliste. Inoltre, quando io ero sindaco e si penalizzarono i Comuni scesi in campo con Anci per criticare tali scelte. Ma le sofferenze del bilancio in Loggia sono causate da scelte come Omb o l’operazione Oviesse, iniziative dove vengono impiegate  le risorse e in modo contraddittorio. Voglio ricordare che noi abbiamo lasciato un bilancio che era il terzo meno indebitato In Europa, questa Giunta, in un anno e mezzo, ha scompaginato anni di gestione oculata e diligente.

Perchè contraddittorie?

Pensi al parcheggio che si vuole costruire sotto il Castello: bloccherà tutta la viabilità proveniente dall’asse Nord quando rimane disponibile quello di Fossa Bagni. Anche per la metro, apprendo ora che mancano i fondi per le strutture di supporto, indispensabili per la riuscita del progetto, mentre si pensa al labocubo, una struttura che sembra una seggiovia o un camper piazzato vicino alla Loggia.

Che idea si è fatto sull’uso delle carte di credito da parte di questa Giunta?

Quelle vicenda denota leggerezza, ma è anche frutto dell’arroganza del potere. Hanno tentato di coinvolgermi, ma sono andato a riguardare tutte le carte e le posso dire che io in tre anni ho speso circa 5 o 6 mila euro di cui la maggior parte in biglietti aerei. C’ è un pranzo per la somma di 140 euro al quale abbiamo partecipato io il vicesindaco Morgano e Letizia Moratti in occasione della fusione di A2A.

Secondo lei dovrebbero dare le dimissioni?

Sono un garantista e il processo penale è ancora aperto, quindi devono essere attese le sentenze. Devo ammettere, comunque, che tutta la vicenda stride con l’immagine di un Rolfi vendicatore di giustizia.

Forse per il vicesindaco le spese sono quelle più giustificate, visto che, a detta di molti, di fatto proprio Fabio Rolfi a Brescia esercita il ruolo di sindaco..

Guardi ho apprezzato l’ironia dei manifesti realizzati dal Pd nei quali si parla della Giunta Rolfi- Paroli e vorrei ricordare con quanto ardore e insistenza proprio loro, nel novembre 1998, chiedessero le mie dimissioni quando sono diventato sindaco e ero, appunto parlamentare. Ebbene, io le diedi il giorno stesso, ma vennero validate dal Parlamento alcuni mesi dopo per una causa sollevata dalla Poli Bortone che si trovava proprio nelle mie condizioni. La Giunta di Montecitorio aveva riunificato i procedimenti e quindi attendeva la decisione per entrambi, ma Arcai, Di mezza e Paroli in quel lasso di tempo continuarono a chiedere le mie dimissioni su tutti i giornali, quasi ogni giorno.

Senza contare che non è non si ottiene maggiore autorevolezza dal ruolo di parlamentare come vorrebbe far credere il sindaco. Io ottenni i soldi per terminare il Palazzo di giustizia incontrando Fassino per la strada. E voglio anche ricordare che l’emendamento salva- Brescia quello di cui va fiero oggi Paroli è passato perchè io e Ferrari non ci siamo opposti per un senso di responsabilità nei confronti della città. Se ci fossimo opposti, per legge, non avrebbe potuto passare.

Lei era la corrente che Ospedali Civili di Brescia e Asl sono inscritti a Cdo?

No, ma io non nutro nessuna pregiudiziale nei confronti di Compagnia delle Opere. Certo la mancanza di una discussione pubblica in tal senso rimane inopportuna.

Lei si ripresenterà alle lezioni amministrative del 2013?

Non sarò sicuramente assente e darò il mio contributo.

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Redazione BsNews.it

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