Acb Servizi, Azienda servizi Valtrompia e Banca popolare etica. Sono queste le tre sole società non strategiche – e dunque in vendita – individuate dal Comune di Brescia dopo un lungo percorso di confronto interno alla maggioranza. Tra le partecipate e le controllate che “non producono beni o servizi strettamente necessari al perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente stesso”, invece, non sono state inserite Farcom, Brixia Sviluppo, Csmt, Centrale del Latte, Ortomercato e Brescia Mobilità. Alcune per ragioni oggettive, altre per il veto della Lega. Ora, però, la palla passa al ministero che dovrà dire se il Comune ha rispettato i criteri di legge nella scelta.
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