E’ finita nel migliore dei modi (per noi) l’avventura bresciana di un mantovano che – spacciandosi per prete – ha truffato decine di immigrati. Nel mirino della questura, infatti, è finito un 60enne che ad ottobre era già stato arrestato nel comasco per vicende analoghe. Nella Leonessa il finto sacerdote, ribattezzatosi Padre Massimo, offriva agli stranieri finti documenti d’assunzione, ma in cambio chiedeva un obolo fino a duecento euro. L’uomo è stato denunciato per violazione della legge 102/2009 sull’emersione. Ma male è andata anche ai dieci stranieri che avevano goduto del suo “servizio” (in gran parte marocchini), tutti denunciati per lo stesso reato.
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