Carte di credito: caso chiuso alla Corte, ora tocca alla Procura

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L’atto, probabilmente era dovuto. Ma nei giorni scorsi la Corte dei conti ha annullato il provvedimento con cui chiedeva alla Loggia di giustificare o restituire spese effettuate con le carte di credito per oltre 43mila euro. A sanare la situazione, infatti – come noto – è intervenuto direttamente il sindaco Adriano Paroli, che ha staccato un assegno da 49mila euro per saldare non solo la cifra contestata, ma tutte le spese effettuate dalla giunta per pranzi e cene. L’intervento del sindaco, peraltro, risolve la questione con la Corte, ma non chiude la vicenda giudiziaria sul lato penale. A decidere, su quello, sarà la Procura, che dovrà dire se è stato commesso o meno il reato di peculato, punibile – a seconda delle circostanze – con una pena dai 6 mesi ai 10 anni di carcere.

ECCO LE CIFRE DA RIMBORSARE SECONDO LA CORTE DEI CONTI:

Nicola Orto 9.553 euro, Giorgio Maione 9.177, Adriano Paroli 6.463, Paola Vilardi di 5.184, Andrea Arcai 4.242, Mario Labolani 2.702, Maurizio Margaroli 1.492, Fausto Di Mezza di 1.980, Fabio Rolfi 1.941, Claudia Taurisano 620.

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